Mc 13, 9b-13
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro.
Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni.
E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete
odiati da tutti a causa del mio nome.
Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».
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Per introdurci gradualmente al tempo forte della Quaresima, che inizierà con le celebrazioni della prossima domenica, la Liturgia ambrosiana prepara il nostro cuore già durante questa settimana riconducendoci al mistero grande che andremo a meditare, cioè la Redenzione, che Cristo opera nella storia attraverso la sua Passione e morte.
In questo brano, in particolare, quello che Gesù comunica ai suoi amici come una serie di fatiche e prove alle quali andranno sicuramente incontro “per causa sua”, è una sorta di presagio di quanto Lui stesso dovrà subire: comparire davanti al sinedrio, subire percosse, presenziare davanti a governatori e affrontare interrogatori…. Prima di chiedere ai discepoli di essere pronti a vivere tutto questo Gesù stesso ne farà
esperienza.
Pare inevitabile che per permettere al Vangelo di “essere proclamato a tutte le nazioni” si debba percorrere la via della croce…. Come si fa a essere disposti a tanto?
Pare che persino i legami di sangue vengano messi in crisi, spezzati e capovolti; pare che il bottino della sequela al Vangelo di Gesù sia soltanto “essere odiati da tutti a causa del suo nome”. Quindi, chi ce lo fa fare?
“Chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato”. La perseveranza, questa virtù che porta con sé una carica di pazienza e che fa rimanere nel solco della Fede tracciato da chi ci ha preceduto, testimoniandola a caro prezzo: ecco il filo che ci lega a coloro che hanno “investito” su Gesù, all’inizio della storia della salvezza fino ad oggi.
Perseverare, contare su di Lui, rimanere in Lui, per poter vivere una vita realmente compiuta e salvata; forse a noi non è chiesto di comparire davanti a “governatori e re”, ma siamo chiamati ugualmente a dare testimonianza di Chi abbiamo scelto di seguire, siamo chiamati a prendere posizione per difendere ciò che per noi è prezioso, siamo chiamati a subire confronti spesso duri …. Siamo chiamati a decidere per Cristo e la
sua Chiesa!
Quante volte ci sentiamo inadeguati e impreparati quando dobbiamo confrontarci con chi è fuori dai nostri ambienti e magari non condivide o attacca le nostre convinzioni. E’ molto più comodo rimanere dentro “il solito giro” per non rischiare, per sostenerci da bravi compagni di strada, lasciando fuori il resto del mondo…. Gesù non vuole questo: “dite ciò che in quell’ora vi sarà dato”. Dite!
Esprimete il vostro pensiero secondo quanto lo Spirito suggerisce! Ma dite, comunicate, annunciate….
Se lo Spirito suggerisce è la dolcissima voce di Dio che sussurra al nostro orecchio, ed è vicinissima. Userà la nostra voce per raggiungere i fratelli… Perché “il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni”.
Sono disposto a mettermi in gioco a costo di affrontare prove e fatiche?
Sono persuaso che lo Spirito Santo mi suggerirà cosa dire e agirà attraverso me?
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