Nel periodo delle feste appena trascorso, sicuramente tutti noi abbiamo partecipato a lauti banchetti, pranzi natalizi con parenti ed amici. Per quanto i pranzi e le cene in compagnia siano certamente un momento di grande condivisione e fratellanza, a volte perdiamo di vista quanto il cibo sia importante e come il cibo rappresenti un dono di Dio. Questo non significa che sia sbagliato trascorrere bei momenti con amici e parenti seduti attorno ad una tavola imbandita, eppure è bene non dare per scontato il dono del cibo.
Cosa possiamo fare quindi?
Innanzitutto, possiamo renderci consapevoli di quanto siano le nostre scelte a rendere più o meno sostenibile la nostra “dieta” quotidiana. Infatti, il primo passo è quello di fare attenzione a ciò che scegliamo, ciò che compriamo e ciò che mangiamo. Non solo, è bene fare attenzione anche a come utilizziamo il cibo, se lo sprechiamo o ne facciamo davvero tesoro.
Per quanto riguarda le scelte, ci sono tante scelte più sostenibili che si possono fare per ciò che mangiamo ogni giorno. Le scelte più radicali possono essere quelli di non mangiare carne animale o addirittura non mangiare nemmeno i derivati degli animali, come uova, latte e formaggi. Infatti, l’allevamento degli animali, specie se intensivo, può provocare molte emissioni inquinanti. Non è però assolutamente necessario arrivare a scelte così estreme, ma si può anche scegliere di acquistare prodotti localmente (come ad esempio i cosiddetti prodotti a km 0) o realizzati da piccole realtà e cooperative, magari senza l’uso di prodotti dannosi per l’ambiente, o ancora prodotti del commercio equo e solidale.
Anche per quanto riguarda l’utilizzo del cibo ci sono molte possibilità per avere comportamenti più sostenibili e riducendo quindi gli sprechi. A partire da quando compriamo il cibo, possiamo fare attenzione a comprare quantità che possiamo realmente consumare, senza farci allettare dalle offerte sui banchi dei supermercati. Non solo, possiamo fare attenzione a non lasciar andare a male il cibo nelle dispense di casa e, anche se sembra ovvio dirlo, cercare di ridurre al minimo lo spreco del cibo non consumato.
Ricordiamoci che ancora oggi circa un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato!
Infine, ricordiamoci sempre che possiamo condividere il cibo con chi ne ha bisogno, tramite le tante associazioni che se ne occupano nei nostri Paesi e nelle nostre Parrocchie, così da “spezzare il pane” nella semplicità di ogni giorno.
Francesca Mapelli
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