“…Insegnaci ad amare, insegnaci a donare… insegnaci a gioire, a soffrire con chi accanto a noi sarà… ad abbracciare il mondo con generosità… insegnacelo Tu ad amare come si fa. Fratello sia chi accanto a me sarà, fratello sia chi lontano dal mio mondo vive e vivrà…”
La scorsa estate, durante l’esperienza estiva “Summerlife” in oratorio, tutti i pomeriggi la preghiera con i bambini iniziava con questa canzone. Mi è tornata in mente in questi giorni, quando per una serie di casuali eventi – un articolo di giornale, un messaggio del gruppo WhatsApp “Gruppo messa San Vittore” di Bareggio, la conoscenza di don Marco, cappellano del carcere – ci hanno fatto mobilitare alla ricerca di abiti e di prodotti per l’igiene per la popolazione carceraria.
La notizia si è sparsa e … Apriti “garage”! Quanta generosità!
Il periodo che stiamo vivendo ci vede concentrati su tutto ciò che l’emergenza (non meno importante) ci impone: restrizioni, colori delle zone, vaccino, scuola, oratorio aperti o no …
Spesso, però, ci dimentichiamo che il disagio, l’esclusione, la sofferenza non sono magicamente spariti, anzi, si sono moltiplicati.
Il gesto concreto è stato la raccolta di abiti, ma la Bella Notizia è la catena di solidarietà che si è creata: un passaparola delicato e convinto che ti fa scoprire quanta umanità e quanto amore disinteressato e senza pregiudizio per l’altro, ci siano intorno a noi.
La nostra è stata un’onda talmente travolgente e carica di bene, da coinvolgere tantissima gente, non solo persone vicine alla comunità parrocchiale, ma anche volti che non conoscevamo.
Queste sono le belle notizie che desideriamo far circolare: gesti semplici, ma carichi di tanto speranza. “Perché, come puoi amare Dio che non vedi, se non ami il prossimo che vedi, che tocchi, con cui vivi?” (Madre Teresa).
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