La bellezza è negli occhi di chi contempla

Sete di .. acqua e cultura in Zambia!

Sete di .. acqua e cultura in Zambia!

                                                               Namalundu, Zambia 01-02-2022

 

 

“La carità comincia oggi. Qualcuno sta soffrendo oggi, è per strada oggi, ha fame oggi. Il nostro lavoro è per oggi… Una donna venne da me con suo figlio e disse: “Madre, sono andata in due o tre posti ad elemosinare un po’ di cibo perché non mangiamo da tre giorni…”. Andai a prendere qualcosa da mangiare e quando tornai il bambino che aveva in braccio era morto di fame. Non saranno con noi domani se non li sfamiamo oggi. Perciò preoccupatevi di ciò che potete fare oggi” (Madre Teresa di Calcutta).

Cari amici torno a scrivervi dallo Zambia.
Dall’ultima mail che vi ho mandato non ci sono state grandi novità, a parte che è iniziata finalmente (un po’ in ritardo) la stagione delle piogge e abbiamo anche noi vissuto il periodo di Natale (qui molto diverso dall’Italia in quanto manca la tipica atmosfera che lo caratterizza).

Il periodo delle piogge è un momento molto atteso dalla gente. L’acqua, che per noi in Italia è un bene scontato (almeno, al nord), qui non lo è per niente. L’acqua non è solo un bene di consumo quotidiano, ma per la gente è la “conditio sine qua non” per poter coltivare la terra e avere quindi il nutrimento necessario per il resto dell’anno.

Il lavoro dei campi in questo periodo assume priorità su tutto il resto. Anche per quanto riguarda le attività in parrocchia è normale che durante questo periodo la gente sia meno presente … almeno finché non abbia finito di lavorare i campi.

Il mese di dicembre è stato anche il mese che ha visto la conclusione dell’anno scolastico. In Zambia l’anno scolastico va da Gennaio a Dicembre con periodi di ferie distribuiti lungo l’anno. Tra fine novembre e inizio dicembre si conclude l’anno scolastico e vengono sostenuti gli esami previsti per i vari cicli. (Anche) La scuola in Zambia è un grosso problema, non solo perché non è scontato che i bambini la frequentino, ma in generale la qualità dell’istruzione è davvero scadente.

Le classi sono super affollate, gli insegnanti sono pochi e poco preparati; il materiale didattico pressoché inesistente. Non esistono i libri di testo. Gli studenti dalla prima elementare alla quinta superiore vanno a scuola con dei quaderni dove ricopiano quello che gli insegnanti scrivono alla lavagna. L’apprendimento è praticamente solo mnemonico. Raramente e solo in alcune scuole e per certi argomenti, gli insegnanti riescono a fornire fotocopie di approfondimento. Trovare libri da leggere è un’impresa molto ardua; le scuole hanno delle biblioteche con pochi libri e che concedono in prestito solo a pagamento.

Tutto questo fa sì che la qualità della preparazione sia veramente scarsa. Vi cito due esempi per farvi capire. Nel villaggio dove vivo hanno appena fatto gli esami di terza media circa 90 ragazzi; il 70% di loro non ha passato l’esame. Come è possibile?!?!?… le prove sono ministeriali, uguali per tutte le scuole dello Zambia, ma come è possibile che la stragrande maggioranza di loro non abbia superato l’esame?!?…

Altro esempio: qualche settimana fa sono passato dai gruppi di catechismo della parrocchia chiedendo se ci fossero bambini disponibili a diventare chierichetti. Avuta la disponibilità di 4 bambini di 10 anni che avevano appena iniziato la quinta elementare, chiedo loro di scrivere su un foglio i propri dati: nome, cognome e in quale parte del villaggio abitassero (qui ci sono diversi quartieri con differenti nomi). Nessuno di loro era in grado di scrivere nulla se non il proprio nome… nemmeno il cognome sapevano scrivere… men che meno il nome del quartiere. Sono rimasto senza parole.

Ah… ultima cosa: per trovare qualcuno che sappia leggere decentemente bisogna andare sulle scuole superiori.
Capite bene che la scuola qui ha nulla a che fare con il livello che abbiamo noi in Italia… ma anche senza voler pensare a quanto accade oggi, ricordo – per fare un esempio che ciascuno di voi potrebbe fare- che i miei genitori (nati nel 1927 e nel 1932) avevano fatto solo alcuni anni delle elementari, ma sapevano leggere, scrivere e fare di conto … senza problemi! Qui non è così.

Ricordo che lo scorso anno mi ero quasi commosso quando un ragazzo delle superiori era venuto a chiedermi un libro da leggere; subito gli ho chiesto: “Che tipo di libro vuoi leggere?”…e lui mi ha risposto: “Uno qualsiasi… voglio solo leggere qualcosa”. Da lì era nata l’idea di recuperare un po’ di romanzi da mettere a disposizione gratuitamente ai ragazzi che li chiedessero. Alcuni mi erano stati donati anche da qualche amico italiano… davvero grazie!!… La cosa sta funzionando ed è molto apprezzata.

Il nuovo governo ha dichiarato di voler investire molto sulla scuola. Ha avviato un piano per la costruzione di nuove scuole e l’assunzione di nuovi insegnanti. Inoltre ha lanciato (per la prima volta in Zambia) la così detta “Free Education”, ovvero l’abolizione di tutte le tasse scolastiche.

Teoricamente da quest’anno in Zambia la scuola pubblica è diventata gratuita. Sicuramente è un grande passo verso un’istruzione libera e accessibile a tutti… ma purtroppo solo teoricamente, perché poi le scuole hanno la libertà di pretendere il pagamento di alcune voci di spesa che di fatto non rendono l’accesso alla scuola completamente gratuito. Oltre al fatto che ci sono delle spese fisse a carico di ogni famiglia (come ad esempio l’uniforme, materiale scolastico, ecc..) che non sono sempre facilmente sostenibili, soprattutto per chi ha molti figli. Comunque sia la cosa che tutti mi stanno confermando è che quest’anno iscriversi a scuola è stato meno costoso degli altri anni.

Bene … un primo passo! … E speriamo che ce ne siano altri in questa direzione!

Cari amici mi fermo qui, ma voglio concludere ringraziandovi ancora una volta per la vicinanza che sempre mi fate avere in mille modi… è bello pur nella lontananza sentirsi vicini.
Vi prometto da parte mia un continuo ricordo nella preghiera!

A presto!!

Don Giuseppe Morstabilini, (fidei donum)

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