La bellezza è negli occhi di chi contempla

Sabato della settimana autentica- giorno aliturgico

Sabato della settimana autentica- giorno aliturgico

Matteo 27, 62-66

Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore disse mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò. Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: È risuscitato dai morti.

 

Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». 

 

 

Pilato disse loro: «Avete la vostra guardia, andate e assicuratevi come credete».

 

Ed essi andarono e assicurarono il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia.

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Matteo, in questo brano, parla del giorno seguente alla morte e deposizione di Gesù, quando, dopo la morte del Signore, Giuseppe di Arimatea chiede e ottiene il suo corpo da Pilato per deporlo in una tomba nuova che aveva fatto scavare nella roccia (Mt 27, 60).
In questi versetti, l’evangelista torna a parlare dei sommi sacerdoti e di Pilato. I primi non mollano il colpo contro Gesù, lo hanno appena fatto uccidere ma ancora urlano al complotto, continuano ad accusare Gesù e i suoi discepoli di essere menzogneri. Ma perché lo fanno? Perché davvero credono che Gesù sia un bugiardo e un macchinatore? Oppure perché temono che tutto quello che stavano da tempo negando, combattendo come menzogna, in realtà sia vero, e allora loro dovrebbero ammettere, a tutti e a sé stessi, di avere fatto un grave errore?

Poi c’è Pilato, che fin da quando aveva condannato Gesù, intuiva che in quell’uomo, per lui sconosciuto, ci fosse qualcosa di più, ma forse la paura, la poca convinzione, magari entrambe, lo avevano fatto scegliere di non interessarsi a Lui. E anche in questo caso fa un passo indietro, come a dire, io non ci voglio c’entrare nulla, voi avete fatto il danno, vostro è il piano rovinoso di uccidere quel giusto, quell’uomo che sentivo avesse qualcosa di speciale, vostre le paure, lasciatemi fuori. Di nuovo se ne lava le mani.

Provo ora a mettere a confronto l’atteggiamento dei sommi sacerdoti e poi quello di Pilato con quello delle donne, Maria di Magdala e l’altra Maria, che vanno a vegliare il sepolcro, e quello di Giuseppe di Arimatea. Le donne non ci capiscono forse molto, potrebbero pensare che sia tutta una menzogna, come pensano (forse) i sommi sacerdoti, ma si fidano, si affidano, con umiltà e semplicità, a quell’uomo in cui avevano trovato luce e verità.

E Giuseppe è coraggioso, non ha paura di esporsi (come Pilato), non ha paura delle ripercussioni che ci saranno per il gesto che ha fatto, con il quale dichiarava a tutti di essere dalla parte di Gesù.

E allora noi dobbiamo scegliere nella nostra vita, ogni giorno, chi essere: le donne amiche di Gesù che si fidano di Lui o i sommi sacerdoti che lo ostacolano, lo combattono? Giuseppe di Arimatea che si espone per Gesù oppure Pilato che non ne vuole sapere più niente di Lui?

Oh Signore, Ti prego aiutami ogni giorno ad essere in grado di scegliere Te,
di fidarmi del tuo amore anche quando sarà più difficile come hanno fatto Maria di Magdala e l’altra Maria,

di espormi per Te come ha fatto Giuseppe di Arimatea,
di essere in grado ogni giorno di portare il tuo amore a chi incontriamo

AMEN

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