“Ogni persona umana deve la vita a una madre, e quasi sempre deve a lei molto della propria esistenza successiva, della formazione umana e spirituale. La madre, però, pur essendo molto esaltata dal punto di vista simbolico viene poco ascoltata e poco aiutata nella vita quotidiana, poco considerata nel suo ruolo centrale nella società. Essere madre non significa solo mettere al mondo un figlio, ma è anche una scelta di vita. Cosa sceglie una madre, qual è la scelta di vita di una madre? La scelta di vita di una madre è la scelta di dare la vita. E questo è grande, questo è bello”. (Udienza Papa Francesco – 7 gennaio 2015)
Quando si scopre che si diventerà mamma è tutto molto confuso, ignoto, un turbinio di emozioni. Non si ha un’idea chiara di quello che si vivrà nei mesi della gravidanza e quando nascerà il figlio. Ma man mano che il figlio cresce, la mamma cresce con lui e ogni giorno dice “sì” alla chiamata ricevuta e scelta (alcuni giorni con più serenità, altri più a fatica).
Essere mamma è un grande dono e un’opportunità unica di crescita e di cambiamento. Richiede impegno, dedizione, attenzione, capacità continua di adattarsi alla situazione che cambia e di definire la priorità del momento. Ma è un allenamento incredibile, giorno dopo giorno, nella gestione della complessità e del cambiamento – anche elementare, se tale vogliamo considerare spesa, pappe, pannolini, parcheggio, nonni, compleanni, amichetti, capricci, insegnamenti, disegni, gratificazioni, coccole, visite, eccetera.
E’ un’occasione unica per lavorare su di sé e dare il meglio. Ricordo il giorno in cui guardando mia figlia di pochi mesi mi sono chiesta: come mi vedrà lei quando sarà grande? Cosa penserà di me? Che esempio le avrò dato?
È stato un momento di forte rottura dentro di me perché mi sono resa conto che avevo (e ho tutt’ora) gli occhi di mia figlia costantemente su di me e nessun’altra persona ha questo sguardo nei miei confronti. Uno sguardo (adesso è piccola) di ammirazione, che richiede attenzione, che chiede aiuto e protezione, che vuole conferme. Ma, crescendo, i suoi occhi chiederanno una testimonianza autentica, sincerità, esempio da seguire, credibilità.
Avere questa consapevolezza mi aiuta a tenere sempre a mente la donna e la mamma che desidero essere, ripartire dopo gli scivoloni e gli sbagli che inevitabilmente ci sono e migliorare le mie imperfezioni.
“Una società senza madri sarebbe una società disumana, perché le madri sanno testimoniare sempre, anche nei momenti peggiori, la tenerezza, la dedizione, la forza morale. Carissime mamme, grazie, grazie per ciò che siete nella famiglia e per ciò che date alla Chiesa e al mondo. E a te, amata Chiesa, grazie, grazie per essere madre. E a te, Maria, madre di Dio, grazie per farci vedere Gesù”.
(Udienza Papa Francesco – 7 gennaio 2015)
Ringrazio per il dono di essere mamma, ringrazio i miei figli che mi aiutano a diventare mamma, ringrazio mio marito che mi sostiene nel mio essere mamma, ringrazio per la mamma che ho avuto.
Chiara
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