La bellezza è negli occhi di chi contempla

beato Clemente Vismara

beato Clemente Vismara

Luca 5, 36-38

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai farisei e agli scribi una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo.

 

E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi».

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Qualche parola prima Gesù ci dice: lo sposo è con voi!
Non digiuniate e non supplicate, perché avete una vita totalmente nuova. Mangiate e bevete, cioè celebrate l’Eucaristia! Vivete nella gioia dello Sposo, indossate un vestito totalmente nuovo.

Perché dice questa parabola?

La dice esattamente a quelli che fanno obiezioni: e la dice anche a noi, perché noi cerchiamo sempre di combinare il nuovo con il vecchio.
Ci diciamo: “… certo, lo Sposo sarà anche presente, però ci sono tanti problemi, però ci sono tante cose! Poi ci sono le norme, poi ci sono le buone maniere e il rispetto umano, e allora meglio cercare di combinare il nuovo e il vecchio …”

Così accade che quando Dio ci chiama alla gioia, noi rimaniamo comunque tristi.
E quando ci chiama alla conversione, noi restiamo attaccati alle nostre sicurezze umane.

Allora dobbiamo avere il coraggio (e, qui, davvero si gioca la nostra volontà) di una vita nuova, la stessa vita del Figlio, una vita nell’amore, che rompe tutti gli schemi dell’egoismo, delle paure, delle chiusure.
È importante questa coscienza di novità: in realtà, noi abbiamo sempre paura delle cose nuove.

Effonde il mio cuore liete parole,
io canto al re il mio poema.
La mia lingua è stilo di scriba veloce.
Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
ti ha benedetto Dio per sempre.
Cingi, prode, la spada al tuo fianco,
nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte,
avanza per la verità, la mitezza e la giustizia.
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio,
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza.
Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.

(dal salmo 45 (44))

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