Per questo nuovo appuntamento di Custodi del Creato vi racconterò di una gita fuori porta, fatta in provincia di Bergamo.
Io e Iolanda avevamo programmato per una domenica pomeriggio di andare a Lovere sul lago di Iseo, ma come spesso capita ci sono dei fuori programma e questo si chiama Luzzana (piccolo comune bergamasco di 881 abitanti).
Come dice un vecchio detto? Nella botte piccola c’è il vino buono, ed è proprio vero! a Luzzana c’è il “vino buono” per noi, perché questa città ha una particolarità, è conosciuta come “città della natura e dell’arte “, dove possiamo fare una bella esperienza, immersi nella natura nel parco dei Giganti.
Il piccolo Parco dei giganti avvolge il visitatore in un vortice ambientale di profumi, suoni e colori inusuali, con un contrasto di chiaro-scuro e rifrazioni, brune e condense capaci di infondere percezioni spiazzanti che preannunciano l’incontro con piccole architetture dal significato incerto e contrastante.
L’ingresso del parco è definito da un grande rettangolo aureo pavimentato in ghiaietto e delimitato da siepi di carpini.
La natura che è la protagonista di questo stupendo spettacolo accoglie noi spettatori in maniera gratuita: in tutto il Parco dei Giganti ci fa dono di un enorme fossile di un animale invertebrato che, come il Gigante, riemerge dalla roccia e diventa luogo di incontro e palcoscenico sulla valle.
Ma in tutto questo, che cos’è questo Gigante?
È una scultura delineata sulla roccia, opera del luzzanese Giosuè Meli (Luzzana 1816 – Roma 1893). Il bassorilievo, denominato appunto Il Gigante, che sostiene la montagna, è stato realizzato in un grande blocco friabile di roccia viva, definita sasso della Luna, ultimato da Giosuè nel 1841.
In questi anni la scultura è stata valorizzata grazie ad interventi mirati che hanno permesso il suo mantenimento e al suo inserimento in un particolare itinerario naturalistico e culturale. Tutto da visitare per goderne la bellezza….!
Peri Federico
1 comment
Pingback: