Lc 12, 1-3
In quel tempo. Si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e il Signore Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:
«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia.
Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze».
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Sembra proprio che Gesù, aprendo il discorso con quella raccomandazione, voglia ammonire il popolo.
Sembra proprio che ci voglia dire: “non state qui ad accalcarvi per far vedere a tutti che vi impegnate e che siete disposti ad interrompere le vostre attività per venire a sentire il profeta”.
L’effetto della calca mi colpisce, mi fa riflettere su quanto questo atteggiamento di persone che si spintonano per arrivare prima, per stare davanti, per non far passare l’altro sia diffuso nella nostra frenetica vita e non serva ad avvicinarci a Gesù. E’ solo un effetto illusorio quello che ci porta a pensare che se siamo primi siamo più bravi e più amabili.
Gesù ci desidera come Lui, appassionati dei luoghi abitati dagli ultimi, dove di solito c’è solitudine e penombra, ben lontani dai riflettori. Ci desidera capaci di fare spazio per accogliere. Ci desidera capaci di farci noi stessi ultimi e lasciar passare davanti alle nostre esigenze e alle nostre aspettative quelle dei nostri fratelli, conosciuti e sconosciuti.
Aiutaci Signore ad essere trasparenti e autentici, a riconoscere ciò che ci rende simili ai farisei e che periodicamente prevale sul nostro essere, affinchè possiamo scegliere di abbandonare tali atteggiamenti e tendenze per assomigliarTi sempre più.
– Quali atteggiamenti riconosco in me stesso in cui riconosco di essere un pò ipocrita?
– “Si accalcavano a vicenda”: quando mi è capitato di voler primeggiare a tutti i costi?
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