La bellezza è negli occhi di chi contempla

Una vacanza davvero “oltre”: slow e responsabile

Una vacanza davvero “oltre”: slow e responsabile

Sappiamo che la scelta delle vacanze rappresenta spesso quel momento “liberatorio” in cui – al termine di un anno di lavoro o studio impegnativo – si cerca una soluzione, sostenibile per il proprio portafoglio, ma che rappresenti possibilità di divertimento, svago, novità, se vogliamo spesso anche superamento del limite.
Spesso siamo tentati da un pensiero molto comune che è quello della meta lontana, esotica, insomma qualcosa che sia “oltre” il nostro modo consueto ed ordinario, che ci faccia provare tante cose nuove, dal cibo, allo sport, ai divertimenti.

Bene, apriamo una breve riflessione sui criteri di scelta per le nostre mete ed i nostri modi di viaggiare, perché, se durante l’anno abbiamo a cuore uno stile di vita che si ricorda quanto la nostra Casa comune stia soffrendo, anche il modo con cui gestiamo il tempo estivo può contribuire in questa direzione o – magari – allontanarsene drasticamente.

Venendo ai criteri, eccone alcuni che potrebbero aiutarci:
– la scelta della destinazione: naturalmente quello di prossimità è la soluzione a minor impatto, ma non sempre percorribile, allora studiare con attenzione se la meta (sia come comune / zona, sia come strutture ricettive) promuovono un tipo di turismo responsabile;
– la scelta del mezzo di trasporto: se si riesce, evitare l’aereo, o almeno preferire voli diretti, in quanto decollo e atterraggio sono i momenti a maggior consumo di Co2;
favorire mezzi pubblici o sistemi di car pooling;
– il ritmo: di questo si è tanto parlato, con l’espressione vacanze “slow” o simili, ma in effetti se ci pensiamo, siamo tanto tentati da fare il più possibile, finito un’escursione, andare subito da un’altra parte, riempire la giornata, magari macinando chilometri per vedere il più possibile o per una cena specifica… Il desiderio è sicuramente bello e
condivisibile, ma non possiamo scordarci il concetto di “impronta ecologica” in vacanza e – dal trasporto, ai nostri consumi – chiederci come impostiamo il ritmo
della nostra vacanza;
– valorizzare il locale: non per forma o per moda, ma sicuramente trovare il modo per accedere veramente all’economia locale, rispettando la cultura, entrando e
non facendo solo lo spettatore, magari partecipando alle iniziative locali, scegliendo cibi del territorio, facendosi supportare da guide locali. Ecco questo sarebbe sicuramente un buon modo per sostenere con le nostre scelte i luoghi che visitiamo.

Magari le nostre vacanze estive son già alle spalle, ma questi criteri possono aiutarci anche per i “ponti” e per piccole vacanze durante l’anno, nella speranza che il nostro stile possa contagiare anche colleghi di lavoro, amici, che – chiedendoci notizie sui nostri giri – potrebbero stupirsi nel sentire il bene che abbiamo provato a fare – non solo a noi stessi – scegliendo un certo tipo di vacanza.

Isabella (Cascina Frate Lupo)

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