Lc 12, 42b-48
In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
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Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”: quando l’ingannatore, il sabotatore, il tentatore (chiamiamolo come più ci piace) riesce a imporre la sua voce, è l’inizio della fine.
Sì perché il servo sa che il padrone arriva ma, non vedendolo, si lascia convincere dall’altra voce che dice “chissà quando arriverà” e intanto può fare quello che vuole (che, guarda caso, non è edificante ma distruttivo). Mi risuonano molto queste parole ogni volta che vince la voce del “ma sì fa niente, lo fai domani. Ma sì fa niente, non è compito tuo. Ma sì fa niente, anche se non ti prendi questo impegno, lo fa qualcun altro”.
Ed è l’inizio di tante occasioni perse per edificare (ed edificarmi) e tempo sprecato a vuoto.
Già, perché ci è stato affidato molto, come dice il versetto finale: “A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».
Non abbiamo tempo da perdere! Di quello che ci è stato affidato, della vita che ci è stata donata, ci verrà chiesto conto. La vita va spesa, va condivisa, deve raggiungere più persone possibili. E quanta gioia e pienezza ne abbiamo in cambio. Quanto invece sono amare le giornate trascinate, i no detti per qualcosa di bene.
Sia questo tempo di vacanza occasione per una verifica dove siamo, come stiamo e se amministriamo bene quanto ci è stato affidato.
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