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Una rivoluzione tecnologica per aumentare la sostenibilità

Una rivoluzione tecnologica per aumentare la sostenibilità

Come ormai noto, nell’attuale era del cambiamento climatico, le fonti di energia rinnovabili rivestono un ruolo importante nella lotta ai cambiamenti climatici e al surriscaldamento globale, date le basse emissioni di gas ad effetto serra.

La produzione e l’utilizzo di energia rappresentano oltre il 75% delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE. La decarbonizzazione del sistema energetico è necessaria per raggiungere gli obiettivi climatici per il 2030 e a lungo termine per la neutralità in termini di emissioni di carbonio, entro il 2050.

Nei Paesi UE sono stati molti i passi avanti su questo fronte e la ricerca ed il progresso tecnologico ha permesso una sempre maggior penetrazione delle rinnovabili all’interno del mix energetico, sottraendo spazio ai combustibili fossili, fonti di energia non rinnovabili.

Il Green Deal europeo è un insieme di iniziative strategiche che intende guidare l’UE attraverso una transizione verso un’energia pulita, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Il Green Deal si concentra su alcuni principi, che intendono contribuire a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, quali: garantire un approvvigionamento energetico sicuro, ottimizzare il funzionamento del mercato energetico e aumentare l’efficienza energetica, intervenendo sugli edifici e incrementando la diffusione delle fonti rinnovabili.

In questo contesto sono diversi gli studi portati avanti dai ricercatori che mirano a definire nuove tecnologie che possano contribuire al soddisfacimento della crescente necessità di un’energia a basso impatto. 

In particolare, qualche anno fa, nei laboratori del dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca, è stato brevettato un sistema fotovoltaico innovativo: si tratta di concentratori solari luminescenti integrati sulle finestre fotovoltaiche.

Dai brevetti è poi nata l’innovativa startup milanese Glass To Power, con l’obiettivo di produrre speciali vetrate fotovoltaiche semitrasparenti, che possono essere integrate in maniera del tutto invisibile nelle architetture degli edifici urbani e in grado di soddisfarne il fabbisogno energetico, garantendo isolamento termico e acustico e senza svalutarne l’estetica.

Questa rivoluzionaria tecnologia prende l nome di LSC, Luminescent Solar Concentrator ed utilizza nanocristalli inseriti in film sottili o in lastre di plexi-glass. 

I nanocristalli convertono la luce solare in raggi infrarossi che vengono riflessi all’interno del pannello fino ad arrivare al bordo dello stesso. Qui, una sottile striscia di celle fotovoltaiche al silicio converte i fotoni infrarossi in corrente elettrica con un’alta efficienza.

In questo modo, viene ampliata l’area fotovoltaica di un edificio, sfruttando la luce incidente sulle superfici vetrate degli stessi, la cui energia può così essere indirizzata verso sistemi di accumulo o subito impiegata. Si tratta inoltre di un prodotto totalmente riciclabile, che entra nell’ambito dell’economia circolare. Si integra bene in contesti urbani densamente popolati e laddove non è presente spazio sui tetti, ma c’è ampia disponibilità di vetrate.

Chissà se nelle nostre città o metropoli c’è già qualche “esemplare”…..

Matteo 

 

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