La bellezza è negli occhi di chi contempla

S. Alfonso Maria de’ Liguori

S. Alfonso Maria de’ Liguori

Luca 11, 37-44

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno?

 

Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro.

 

 

Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.

 

Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».

#superficialità #regole #cuore #esteriorità/interiorità

Data la “lavata di capo” ricevuta, il fariseo si sarà pentito profondamente di aver invitato a pranzo il Maestro! Gesù non perde occasione per correggere quegli atteggiamenti colmi di superficialità che ha visto diventare “legge” per gli scribi, i farisei, gli anziani, insomma le autorità del popolo del suo tempo. Attenzione! Anche noi non siamo esenti da questo rischio: seguire la regoletta, applicarla pedissequamente ma senza giudicarla è, in fondo, dannatamente semplice! Non ti cambia la vita! Si tratta di cose da fare, atteggiamenti da avere, che ti mettono anche in buona luce nei confronti di chi ti guarda…E’ prestigioso!

Ma il cuore? “La giustizia e l’amore di Dio”. Questo deve abitare il cuore, prima di tutto….poi le regole, necessarie a governare la nostra umanità vacillante, vengono di conseguenza, anzi, saranno perseguite con lo spirito giusto. E’ il cuore che deve essere abitato da Colui che lo ha fatto, per essere davvero puri….

Staccati da Dio -amore possiamo lavarci, strofinarci, profumarci ma non splenderemo mai! Che miseria mostrare un’esteriorità linda e pulita se nasconde un’interiorità colma di “avidità e cattiveria”. Il pensiero dominante, che invade i mezzi di comunicazione e le nostre vite, ci sommerge di questo bisogno di apparenza, omologando tutti dentro immagini stereotipate.

Se vogliamo essere “reali”, dobbiamo restare attaccati a chi ci ama per quello che siamo, senza filtri o trucchi: il Signore della vita che ci ha chiamati al mondo.

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