Mt 19, 9-12
Il Signore Gesù disse: «Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio».
Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi».
Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».
#donarelavita #unicità
La pagina di Vangelo di oggi ci pone di fronte ad un tema fondamentale: la scelta.
La nostra felicità può realmente dispiegarsi nel momento in cui comprendiamo dove e come vogliamo spendere e donare la nostra vita. Questa è la chiave per poter dare significato e orientamento alla nostra esistenza.
Riecheggia la frase “Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.” (Mt 6, 21) che Gesù ci invita a considerare come bussola nelle nostre relazioni, nella nostra quotidianità.
Un invito a mettersi alla ricerca di ciò che ci permette di dare il nostro meglio, ad essere noi stessi per diventare dono di Amore per coloro che incontreremo. Mettere in gioco la nostra unicità non per primeggiare, ma per incarnare la raccomandazione di Paolo: “amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda” (Rm 12,10)
Lasciamoci interpellare nella nostra giornata da questa riflessione di Don Tonino Bello che sottolinea la bellezza e la gioia di una vita che ha in Gesù il punto di riferimento e cifra sintetica del nostro agire.
“Quando parlo di innamoramento di Gesù Cristo voglio dire questo: un investimento totale della nostra vita. […]
L’amore per Cristo, se non ha il marchio della totalità, è ambiguo. […] Vuol dire ricentrare davvero la vita intorno al Signore Gesù, perché la nostra esistenza, come diceva Dietrich Bonhoeffer, diventi <una esistenza teologica>”.
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