La bellezza è negli occhi di chi contempla

s. Caterina d’Alessandria

s. Caterina d’Alessandria

Mt 11, 16-24

Il Signore Gesù diceva alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.

 

 

È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”.

 

È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.

 

Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».

 

 

Allora si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi.

 

E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

#frustrazioneErammarico #capacitàdireagire #riconoscere

E’ un Gesù profondamente umano che ci viene presentato in questa pagina di Vangelo, che manifesta la sua frustrazione e il rammarico per la scarsa risposta che percepisce dal suo messaggio.
La metafora dei bambini rivela un popolo apatico, refrattario al suo messaggio. E’ la stessa frustrazione che può capitare a noi di provare, nella nostra veste di educatori, insegnanti, o impegnati nel sociale, quando i destinatari del nostro messaggio non rispondono come ci aspettiamo. Non viene manifestata contrarietà, ma disinteresse.

I bambini nell’esempio di Gesù suonano il flauto e cantano un lamento. Stanno imitando i riti di festa e di dolore dei grandi. Il flauto veniva suonato tipicamente durante i matrimoni, mentre i lamenti erano tipici dei funerali. La denuncia di Gesù riguarda la nostra mancata capacità di reagire al bene e al male.
Giovanni aveva compiuto un’opera di denuncia del male presente, ma era stato considerato troppo estremo dalla classe dirigente. Gesù era criticato dai sacerdoti e dai farisei per celebrare la Buona Notizia del Suo messaggio, della Sua presenza, della relazione con Lui, in modo ritenuto inappropriato.

Preghiamo per essere capaci di riconoscere la vera Gioia nella nostra vita, e per poter riconoscere il male ed opporci.

_ Quando ho sperimentato frustrazione perché i miei sforzi nel far passare un messaggio hanno generato solo apatia?

_ Come mi comporto nei confronti di idee o proposte diverse dalle mie? Accolgo il dissenso? Instauro un dialogo?

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