La bellezza è negli occhi di chi contempla

beata Enrichetta Alfieri

beata Enrichetta Alfieri

Matteo 12,14-21

In quel tempo. I farisei uscirono e tennero consiglio contro il Signore Gesù per farlo morire. 

Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là.

 

 

Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: «Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni».

#stilechenonfarumore #umiltàegentilezza 

Gesù ci mostra lo stile del nostro Dio di fronte a chi vuole ucciderlo.
Egli sceglie sempre la vita, continua ad operare il bene, facendo guarigioni.
Sceglie un’altra strada: quella dell’umiltà e della gentilezza.
E’ un Dio che si mostra sempre a favore dell’uomo, pensiamo alla discussione sul sabato (una delle tante questioni che hanno portato gli scribi e i farisei a tenere consiglio per ucciderlo).

Cosa devo far sanare a Gesù? Quali relazioni devo consegnare?

“Ecco il mio servo, amato in lui ho posto il mio compiacimento”: anche noi siamo chiamati a riconoscerci amati, a suscitare la gioia di Dio nella libertà. Siamo stati pagati a caro prezzo, siamo voluti bene a prescindere dai nostri meriti o risultati.
Occorre ripartire dallo sguardo di misericordia che si posa su di me.

“Non contesterà né griderà”: Gesù si fa sentire nel silenzio, lo possiamo accogliere se facciamo spazio dentro di noi.
Oggi provo a trovare il tempo per fare zittire tutti i rumori e fare mio lo stile di Gesù.

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