La bellezza è negli occhi di chi contempla

ss. Paolo Miki e compagni

ss. Paolo Miki e compagni

 Marco 6, 33-44

In quel tempo. Molti videro partire il Signore Gesù e gli apostoli e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

 

Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare».

 

Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare».

 

Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?».

 

Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere».

 

Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci».

 

E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde.

 

 

E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta.

 

Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti.

 

Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

#compassione #viscere #donodelloSpirito

«E uscito vide molta folla, ed ebbe compassione di loro, poiché erano come pecore che non avevano pastore…». Dai versetti precedenti sappiamo che Gesù sta uscendo dalla barca: la barca è simbolo della Chiesa, e qui Gesù sembra affermare che occorre uscire dalla Chiesa verso la folla, ed evitare di fare della Chiesa un ghetto chiuso. Anche quando tira il vento, dobbiamo fidarci di Dio Padre e non rimanere nel recinto: “Non abbiate paura…rompete i recinti e uscite verso la gente! “

Gesù “ebbe compassione”: già conosciamo che in greco la parola “compassione” indica le viscere materne che si muovono.
Il principio vero di ogni azione valida è la compassione, cioè il sentire ciò che sente l’altro. Il bene e il male dell’altro sono tuoi, e qui si usa il termine “viscere” perché è un “sentire” molto materno, tanto che lo si sente “dentro”.
Ma è esperienza comune osservare che la tentazione di rifuggire dalla compassione ci accompagna costantemente. Questa capacità di compassione è un dono dello Spirito, da chiedere continuamente,
senza stancarsi.

Preghiera

Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre che copriva tutte le genti.
Eliminerà la morte per sempre;
il Signore Dio asciugherà le lacrime
su ogni volto
E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse;
questo è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza.

Dal libro di Isaia (25)

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