Siamo ancora all’inizio dell’anno del Giubileo 2025, che è un tempo speciale per riflettere sulla nostra responsabilità verso i nostri fratelli e verso il creato, come ci ha invitato a fare Papa Francesco nel messaggio sulla Pace del 1° gennaio.
Il Papa ci invita ad ascoltare il “grido disperato di aiuto” che si alza dalla terra e dall’umanità, che denuncia lo sfruttamento, le disuguaglianze e il degrado ambientale. Ci sprona a farci voce di tante situazioni di sfruttamento della terra e di oppressione dei nostri fratelli e delle nostre sorelle. Papa Francesco invita ciascuno di noi a sentirsi in qualche modo responsabile della devastazione a cui è sottoposta la nostra casa comune. Se anche non siamo in prima persona responsabili dei tanti conflitti che flagellano il mondo, possiamo contribuire alla promozione della giustizia sociale e ambientale, contrastando le disparità e il degrado ambientale.
Non solo, il Giubileo ci ricorda che siamo tutti debitori, non solo economicamente, ma anche ecologicamente e spiritualmente. I beni della terra sono un dono di Dio, non un possesso esclusivo. Il Papa usa parole forti per invitare i Paesi più ricchi a condonare il debito dei Paesi meno fortunati, ricordando che i Paesi del Sud del mondo portano anche il peso del debito ecologico dei Paesi del Nord del mondo.
Il Papa rilancia anche un altro appello, a favore delle giovani generazioni: invita i governanti a utilizzare almeno una percentuale del denaro impiegato negli armamenti per la costituzione di un fondo mondiale che elimini definitivamente la fame e faciliti nei Paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile. Certo, queste grandi decisioni non spettano a noi, ma possiamo impegnarci noi stessi a farci promotori di gesti che contrastino il cambiamento climatico, facendo scelte più sostenibili nella nostra vita quotidiana. In questo, possiamo anche essere esempio per i nostri amici, i più giovani e tutti coloro che fanno un pezzo di strada accanto a noi.
Il Papa ci indica quindi un cammino di speranza, fatto di azioni concrete per la cura del creato e la cura verso i nostri fratelli e le nostre sorelle. Il Giubileo 2025 è un’occasione per rinnovare il nostro impegno verso il creato e verso l’umanità, per ascoltare il grido della terra e dei poveri, e per intraprendere un cammino di speranza verso la pace.
Concludiamo con la preghiera di Papa Francesco:
“Rimetti a noi i nostri debiti, Signore,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e in questo circolo di perdono concedici la tua pace,
quella pace che solo Tu puoi donare
a chi si lascia disarmare il cuore,
a chi con speranza vuole rimettere i debiti ai propri fratelli,
a chi senza timore confessa di essere tuo debitore,
a chi non resta sordo al grido dei più poveri.”
“Rimetti a noi i nostri debiti, Signore,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e in questo circolo di perdono concedici la tua pace,
quella pace che solo Tu puoi donare
a chi si lascia disarmare il cuore,
a chi con speranza vuole rimettere i debiti ai propri fratelli,
a chi senza timore confessa di essere tuo debitore,
a chi non resta sordo al grido dei più poveri.”
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