Giovanni 4, 23-26
In quel tempo. Il Signore Gesù disse alla donna samaritana: “Viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità”. Gli rispose la donna: “So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa”. Le dice Gesù: “Sono io, che parlo con te”.
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Molto breve il passo che viene offerto oggi al nostro ascolto e alla nostra riflessione. Sono poche righe all’interno dell’intenso incontro tra Gesù e la donna samaritana.
Il tema che emerge è quello dell’adorazione di Dio da parte dell’uomo, cioè l’offerta che l’uomo fa per rispondere al suo Signore, alla sua alleanza, al suo amore. L’offerta di cui si parla spesso nell’Antico Testamento non è più valida, perchè l’unico vero e reale sacrificio l’ha fatto il Figlio di Dio, Gesù, con l’offerta di se stesso sulla croce. E’ Lui il Messia che si è manifestato pienamente, è Lui che parla con ogni uomo e con ogni donna, è Lui che chiede di adorare Dio in “spirito e verità”.
Tocca proprio a questa donna samaritana il privilegio di venire a conoscenza di quale sarà il nuovo modo di adorare voluto dal Padre, un’adorare in “spirito e verità” cioè nella verità di Gesù e nel dono del suo Spirito che è principio di vita nuova. Questa donna sfruttata e abbandonata, dentro i suoi fallimenti sentimentali (che confessa con tanta sincerità) ha una grande sete di di comunione e di vero amore. Nel dialogo con Gesù, la donna scopre se stessa, riconosce che Gesù è profeta e non teme di porgli una domanda, desiderando sapere dove sia possibile adorare, dove sia possibile incontrare Dio e iniziare una vita di comunione con Lui.
Gesù, rispondendole, rivela alla donna samaritana e a ciascuno di noi che il luogo ove adorare Dio non è più un luogo-santuario, monte, tempio o cattedrale, ma è la dimora del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, cioè la nostra persona intera, corpo di Cristo e “tempio dello Spirito” come ci rivela S. Paolo.
“La donna – come commenta fr. Enzo Bianchi – si è svelata nella sua miseria, Gesù si svela nella sua verità di Messia, di Cristo, inviato da Dio.”
Questo incontro umanissimo con Gesù ha trasformato questa donna in una creatura nuova, rendendola testimone ed evangelizzatrice. La sua fede è nata dall’ascolto del Maestro: anche a ciascuno di noi è chiesto di far crescere la nostra fede nell’ascolto della sua Parola.
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