Marco. 11,12-14.20-25
La mattina seguente, mentre uscivano da Betania, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. E disse: “nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti”. E i discepoli l’udirono.
La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: “Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato”. Gesù allora disse loro: “Abbiate fede in Dio! In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato. Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. Quando vi mettere a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati”.
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Ci vorremmo soffermare a riflettere sulle parole di Gesù che chiudono il Vangelo di oggi: “Quando vi mettere a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati”.
Punto nr. 1. Non è “cosa” facile riconoscere di essere peccatori perché spesso abbiamo la presunzione di non sbagliare mai, di fare sempre le cose fatte bene, di comportarci nella maniera adeguata in tutte le situazioni … costa fatica mettersi davanti al nostro peccato e all’idea di avere bisogno del perdono di Dio.
Punto nr. 2. Altra cosa difficile è: se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate. Più immediato e istintivo sono la rabbia, il rancore.
Ma Gesù ci chiede di fare dei passi per uscire da noi stessi, dalle cose “facili” per vivere la grandezza della sua misericordia, insegnandoci a viverla a nostra volta con gli altri.
Come il cielo è alto sulla terra,
così è grande la sua misericordia su quanti lo temono
Dal salmo 102
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