La bella notizia riguarda la possibilità di creare ponti e connessioni tra chi occupa ruoli decisionali in Politica, chi studia i cambiamenti climatici e la marea di piccole o grandi esperienze di realtà associative impegnate nell’ambito.
Di fronte all’avanzare dei cambiamenti climatici, ai venti (non più lievi) di marcia indietro sugli Accordi di Parigi, è tempo di osare connessioni più alte e significative. E’ il tempo in cui il nostro impegno, già molto
significativo e fruttuoso all’interno delle comunità ecclesiali, si spinga – o meglio – “sospinga” gli attori politici a compiere in questo nostro presente scelte determinanti per il futuro.
In ricordo del Prof. Marco Bagliani, professore ordinario di Geografica Economica (si cerchi il suo volume “Lessico e Nuvole”) è stato da poco organizzato a Torino questo convegno a cui hanno preso parte 10 associazioni, che hanno esplicitato delle disponibilità a fare rete e hanno posto richieste all’Assessora alla Transizione Ecologica.
E’ fondamentale capire quali politiche ogni nostra Città, ogni nostro Comune, sta intraprendendo sia dal punto di vista della mitigazione che dell’adattamento. Occorre decidere di smettere di peggiorare la situazione e occorre che – chi può avviare processi su scala istituzionale – non indugi. Per questo la società civile deve monitorare con attenzione le scelte degli eletti.
Usando le parole di un’allieva del Professore che ha ispirato il convegno: “l professor Bagliani ci ha dato prova di cosa significa essere individui lungimiranti, appassionati e fiduciosi. Ci ha insegnato a guardare alle situazioni cercando soluzioni come se dovessimo rappresentare la FAO in tavoli internazionali. Non solo perché “un giorno avremmo potuto essere lì” – e alcuni di noi effettivamente ci sono, ma perché come si agisce conta per problemi globali tanto quanto per quelli locali.
E i nostri gesti e le nostre scelte hanno valore intorno a noi, ma hanno anche un impatto lontano da noi. Ha saputo trasmetterci il potere delle azioni e ci ha insegnato a riconoscere il nostro valore, dando voce alla Natura prima di tanti altri e senza mai smettere di credere nelle possibili soluzioni. Ha creato un esercito di sentinelle per il Clima, di custodi del Pianeta.”
Isabella Brianza
(Fraternità Evangelii Gaudium)
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