La natura ci insegna se la guardiamo con gli occhi del cuore
A marzo 2020, in pieno “fermo pandemico”avevo tagliato dei rami di mimosa dal giardino e li avevo infilati in un vaso sul mio balcone. Nonostante il rinsecchimento dei fiorellini gialli, sul davanzale facevano la loro bella figura. Un giorno, un uccellino si è posato sul vaso, è entrato in perlustrazione tra i rami di mimosa e se ne è andato. Il giorno dopo e i giorni successivi sono stati un via vai con ramettini, foglioline, piumette, insomma stava costruendo il suo nido, lì da me, sul balcone. Che stranezza meravigliosa e che emozione!!! La curiosità e lo sbigottimento mi ha portato ad uscire per vedere il nido da vicino mentre in un attimo il piccolino si è avvicinato, mi ha visto ed è volato via senza più tornare. Ma qualche giorno dopo ecco transitare sul davanzale uno scoiattolo grigio. Beh da quel giorno noci sgusciate e noccioline non gli sono mai mancate e puntualmente come un orologio si fermava per il pranzo. Questa volta niente curiosità, mi bastava vedere la ciotolina vuota e sapere della sua presenza . Che cosa posso imparare dall’accaduto?
- Che non sono mai sola, c’è sempre qualcuno che bussa al mio cuore regalandomi emozioni quando meno me lo aspetto.
- Che il Padre è vicino a me e in tutti i modi cerca di farmelo sentire, mi sostiene, mi regala momenti di gioia anche quando tutto è fermo, silenzioso, quando la mia testa rimugina e il cuore si sta chiudendo per la tristezza e l’angoscia, quando la solitudine e la fatica è uguale oggi come ieri, ma Lui c’è, mi invita a guardare le meraviglie del creato con l’ingenuità e la gioia di un bambino, mi invita a non preoccuparmi ,perché anche se non lavoro potrò avere un nido come l’uccellino o le noci come lo scoiattolo, mi invita a credere che tutto è possibile, mi invita a vedere la vita in maniera più semplice, mi invita a guardare quello che succede con il cuore anziché con la mente che mente.
Tante cose belle a tutti
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