Namalundu 22-06-2021
Cari amici,
vi raggiungo con questa mail per darvi qualche aggiornamento; l’ultimo periodo è stato molto intenso per diversi motivi. Chiedo scusa se non ho risposto alle tante mail arrivatemi ma mi è stato davvero impossibile.
Mi sono ammalato di Covid. Pur avendo ricevuto da qualche settimana la prima dose di vaccino.
Non è stata una cosa grave, sintomi di una forte influenza, senza bisogno di ossigeno… ma per essere più tranquilli sono stato ricoverato in ospedale per una settimana. Successivamente ho fatto un’altra settimana di isolamento a casa e poi finalmente mi sono negativizzato. Ora sto meglio. Sono molto stanco e mi è rimasta un po’ di tosse. Su consiglio dei medici e in accordo con i miei confratelli ho anticipato il mio rientro in Italia (già in programma per luglio) e mi fermerò un po’ di più così da poter riposare e fare un po’ di controlli del caso. Mi è andata bene, anche se non vi nascondo che un po’ di paura l’ho avuta.
Vorrei approfittare di quanto vissuto per raccontarvi dell’ospedale dove sono stato ricoverato.
“Mtendere Hospital” è un ospedale situato in un villaggio di nome Chirundu in riva al fiume Zambesi (a circa due ore di macchina da dove vivo io) costruito anni fa dalla diocesi di Milano e negli anni sempre sostenuto con gli aiuti milanesi. Lì sono presenti le suore di “Maria Bambina”, molto diffuse anche da noi, e la responsabile dell’ospedale è una suora milanese che è medico: Suor Erminia!
Suor Erminia dopo essersi laureata e specializzata a Milano, e dopo aver acquisito un bagaglio di conoscenza ed esperienza sufficiente, è venuta qui in missione a lavorare come medico. Un vero portento! Dietro l’apparenza esile e quasi timida si nasconde una donna che si dedica senza riserve al suo lavoro con competenza e professionalità. Dirige l’ospedale, ma il suo lavoro non è di ufficio (o non solo…). Passa con disinvoltura e determinazione dai reparti di degenza (dove conosce tutti i pazienti ed è sempre aggiornata sull’andamento delle degenze) alla sala operatoria, al pronto soccorso, agli uffici gestionali lavorando instancabilmente per il bene dei suoi malati.
Per lei le giornate iniziano al mattino molto presto, ma non sa mai quando finiscono. L’ospedale di Chirundu è un’eccellenza in Zambia. Come potete immaginare il livello della sanità zambiana è drammatico … poche strutture, spesso fatiscenti… poche attrezzature … poco personale con un livello di preparazione molto molto scarso. In un contesto così l’ospedale della diocesi di Milano è un’eccellenza all’avanguardia. Suor Erminia ci tiene molto che l’ospedale abbia degli standard di
qualità alti e per questa ragione investe molto sia nella struttura che nella formazione continua del personale che, per questo motivo, negli anni acquisisce una competenza difficilmente reperibile altrove.
Ogni anno qualche parte dell’ospedale viene aggiornata o ristrutturata così che il livello si mantiene sempre alto. La maggior parte dei fondi arrivano da Milano; dalla diocesi, da parrocchie, privati, fondazioni, e dall’8×1000 alla chiesa cattolica. Anche se i fondi non bastano mai (essendo i bisogni infiniti), il rigore gestionale permette di usare al meglio ogni singolo centesimo che viene donato.
Vorrei farvi solo un esempio che ho toccato con mano. Appena ricoverato mi hanno fatto la radiografia al torace per individuare l’eventuale presenza di polmonite da Covid 19. Con grande sorpresa appena entrato nella sala di radiologia mi sono trovato davanti ad una macchina di radiografia nuovissima, computerizzata … chiaramente all’avanguardia. La suora, vista la mia sorpresa mi ha detto che la macchina era nuova, ad altissima risoluzione, installata da poco grazie ai fondi dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica. Mi hanno fatto la lastra e hanno mandato immediatamente le immagini a Milano per farle leggere da un radiologo milanese il quale nel giro di un’ora ha mandato il referto. Ebbene si! Nel bel mezzo della Savana africana, un ospedale a “concezione italiana” con una nuova macchina di radiologia ha potuto farmi la lastra e farla refertare in poco tempo da uno specialista a Milano. Cosa può fare la tecnologia!!!…. e cosa può fare la carità!!!
Questa possibilità non è stata solo per me, ma è per tutti quelli che hanno bisogno dell’ospedale.
Tutti, anche i più poveri tra i poveri in quell’ospedale possono ricevere un’assistenza qualificata e altamente professionale. Io vi ho parlato della macchina di radiologia, ma grazie agli stessi fondi quasi ogni anno viene rinnovata una parte di ospedale; così è stato per il reparto di maternità, per i laboratori analisi, ecc… Tutti quelli che dubitano sulla destinazione dei fondi dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica o delle offerte fatte alla diocesi di Milano, dovrebbero venire qui a vedere e
toccare con mano.
Vi ho detto di suor Erminia, ma con lei ci sono altre suore che lavorano in ospedale come infermiere che con dedizione e amore senza riserve si dedicano a tutti i bisognosi. Che cosa grande la carità!
Vi ho sempre scritto che in Zambia l’emergenza Covid non è mai stato un grosso problema, ma ora sembrerebbe che non sia così. Siamo nel bel mezzo della terza ondata e l’epidemia sta registrando un incremento mai avuto prima dei numeri sia dei contagiati, che dei ricoveri e dei morti. Siamo un po’ preoccupati. Anche nel villaggio dove vivo ci sono molti casi e qualche morto. Il governo ha emesso nuove restrizioni come la chiusura di scuole e chiusura parziale delle chiese. Speriamo che la situazione possa normalizzarsi al più presto.
Potrei raccontarvi tante altre cose, ma per ora mi fermo qui. Dovendo rientrare in Italia nei prossimi giorni di Luglio, magari con molti di voi avremo modo di vederci di persona. Ci sarebbero tante altre cose anche positive che potrei raccontarvi … il progetto pollai sta andando alla grande e ho fatto anche un video (15 minuti circa) che ho fatto girare nelle scorse settimane dove mostro come sta andando il progetto. Se avremo modo di incontrarci di persona vi racconterò meglio a voce.
Un saluto e un abbraccio a tutti voi!!!
Don Giuseppe Morstabilini
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