La bellezza è negli occhi di chi contempla

Mercoledì della settimana della XII domenica dopo Pentecoste

Mercoledì della settimana della XII domenica dopo Pentecoste

Lc 12, 54-56

Il Signore Gesù diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade.
Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?».

La Parola di oggi in prima battuta ci spiazza: si tratta di un vero e proprio rimprovero che Gesù rivolge ai suoi contemporanei per il fatto di non essere in grado di interpretare al meglio il tempo che stanno vivendo e quindi non riconoscere la Presenza del Signore nella propria vita.
Questo ammonimento di Gesù è rivolto anche a noi che nella vita di tutti i giorni rischiamo di non scorgere i segni che annunciano l’avvento del Regno di Dio, con il pericolo di perdere la Speranza che l’Emmanuele – il Dio con noi – ci accompagna e ci sostiene.

La Tradizione della Chiesa non ha mai smesso di richiamare i cristiani ad intraprendere questo percorso interpretativo; possiamo riscontrare ciò, ad esempio, in un documento del Concilio Vaticano II nel quale si evidenzia che “è dovere permanente della Chiesa di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo” (Costituzione Dogmatica Gaudium et spes n.4).

Consapevoli di non essere mai abbandonati da una Amore che non si risparmia ma che dona tutto se stesso, siamo chiamati ad invocare lo Spirito Santo che ci renda capaci di rintracciare nel mondo che viviamo, che mostra spesso un volto indifferente e ostile alla dignità dell’uomo, i segni della Presenza di un Dio che ci invita a collaborare con Lui per poter trasformare la realtà contemporanea conformandola al suo Progetto.

È un richiamo forte a guardare il mondo che ci circonda con gli occhi pieni di Amore e di Misericordia, tipici di Dio Padre che mai si stanca di sostenerci, crede in ciascuno di Noi e ci sprona a mettere a frutto i talenti che ci ha donato nella nostra unicità.

Chiediamo al Signore di lasciarci trovare da Lui e di avere il suo Sguardo d’amore nell’osservare il mondo che ha preparato per noi.

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