Matteo 19,27-28
In quel tempo. Pietro disse al Signore Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele».
Seguire Gesù significa capire che la gioia non viene dall’avere ma dall’ essere.
Il Signore ci chiede di essere noi stessi nella fede e nell’ottica della condivisione. Le parole di Gesù sono rivolte anche a noi, tutti battezzati.
Ci chiede di “lasciare”, ovvero di ricordarsi che ciò che conta non è quello che si “ha“ , ma ciò che si “è”.
Difficile non essere presi dall’egoismo, dal successo, dal lavoro. Spesso ci lasciamo trascinare da questa società a volte opportunistica. Lasciamoci andare invece e sforziamoci di avere un cuore colmo, dedito al prossimo e al servizio. Questo ci renderà felici.
Porgimi orecchio, Signore, e ascoltami.
Salva il tuo servo, o Dio, che spera in te.
Abbi pietà di me perché sempre ti invoco.
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