La ricchezza straordinaria della speranza e della carità

Questo spazio, questa settimana, mi permetto di riempirlo con una bella notizia ricevuta dalla mia famiglia ma che credo possa permettere a tutti di dedicare un pensiero a chi in questi 2 anni, per un motivo o per un altro, ha sofferto più degli altri.

La bella notizia di questa settimana riguarda una persona a me cara che, dopo 2 anni esatti dalla diagnosi di leucemia, ha la possibilità di interrompere la chemioterapia e finalmente “tirare il fiato”. Sarebbe superfluo dettagliare cosa ha vissuto e quanto sia stata la fatica e la sofferenza per lei e per tutti noi. Sapere quindi che le cure possono essere “alleggerite” non è solo una bella ma un’ottima notizia. Credo che questa bella notizia proveniente dalla mia storia personale possa essere per tutti una buona notizia perché può aiutarci, non tanto a relativizzare le nostre fatiche in quanto credo, da sempre, che ogni dolore o croce abbia un peso che solo chi ne è afflitto può conoscere fino in fondo, ma perché apre un orizzonte in più perché ciascuno di noi possa coltivare un pensiero di bene e dedicare una preghiera a chi in questi 2 anni di pandemia, che hanno stravolto un po’tutti, ha combattuto non una guerra ma due. Questi pazienti hanno abitato gli ospedali, anche e non solo in questo periodo di pandemia, e in ognuno dei reparti che hanno frequentato, hanno trovato un’umanità profonda ed empatica che sempre ha confermato la ricchezza straordinaria della speranza e della carità come sostegno al dolore. Che la consapevolezza di queste Storie Stra-ordinarie possa accompagnare le lotte quotidiane di ognuno di noi, conservando viva la Fede, anche quella negli uomini.

Isabella