A volte si pensa ancora che occuparsi di ambiente significa studiare gli ecosistemi, proteggere gli animali e le piante.
Ma oggi occuparsi di ambiente è molto meno bucolico: oggi significa occuparsi di fonti di energia e di gestione dei rifiuti, di agricoltura e di economia, di processi industriali e di cambiamenti climatici.
Nel mio caso e per il mio lavoro, negli ultimi anni, occuparsi di ambiente è stato chiedersi come riciclare i materiali già usati e come spingere i cittadini a scegliere materiali più ecologici per i diversi usi. È stato affrontare le procedure per rimettere a nuovo un impianto che permette di selezionare meglio i rifiuti riciclabili, in modo che vengano avviati realmente a recupero.
Tutto questo ha richiesto pazienza, risorse economiche, accordi politici, amministratori capaci, progettisti specializzati, autorizzazioni complesse e cioè … tempo e risorse umane.
È per questo che l’inizio del cantiere di ammodernamento impiantistico è una grande notizia, perché arriva dopo anni di lavoro; nei pochi mesi di cantiere si realizza un progetto nato anni fa, passato da diverse mani, rallentato purtroppo in alcune fasi, sottoposto alle variabili del mercato, ma alla fine il cantiere è iniziato!
Uomini e mezzi in azione, attività straordinarie anche pericolose in corso, piccoli e grandi imprevisti ancora da superare, ma le cose si muovono, si smonta tutto e si rimonta la nuova infrastruttura. Qualcuno dice che la notizia sarà l’inaugurazione, quando il nuovo impianto sarà collaudato e messo a regime, ma per chi ha lavorato per arrivare al risultato, la notizia bella è proprio l’avvio del cantiere.
Occuparsi di ambiente oggi significa provare soddisfazione per l’inizio di un nuovo impianto che aiuterà a gestire meglio i rifiuti prodotti dalla società dello scarto, intanto che la società stessa impari a produrre meno rifiuti da riciclare. Così forse nel futuro potremo fare pace con le risorse naturali, ritrovando un equilibrio che è andato perso.
Silvia
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