La bellezza è negli occhi di chi contempla

Mercoledì della IV settimana

Mercoledì della IV settimana

Mt 7, 13-20

In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!

 

Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci!

 

Dai loro frutti li riconoscerete.

 

 

Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.

 

Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

Gesù ci invita ad entrare per la porta stretta, che prende la propria misura non tanto sulla tristezza e sulla mortificazione di sé stessi, bensì sulla sua attitudine a consentire il passaggio di ciò che è strettamente essenziale e realmente liberante.

La porta stretta è quindi gioia per ogni credente e causa della sua libertà. Chi dice diversamente è come i falsi profeti che si riconoscono dalle cattive profezie. 

 

Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli stolti; ma si compiace della legge del Signore, la sua legge medita giorno e notte. Sarà come albero piantato lungo corsi d’acqua, che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; riusciranno tutte le sue opere. Non così, non così gli empi: ma come pula che il vento disperde; perciò non reggeranno gli empi nel giudizio, né i peccatori nell’assemblea dei giusti. Il Signore veglia sul cammino dei giusti, ma la via degli empi andrà in rovina.

(Salmo 1)

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