La bellezza è negli occhi di chi contempla

Io sono la resurrezione e la vita

Io sono la resurrezione e la vita

Cari bambini,

si stanno avvicinando per Gesù i giorni più difficili ma anche più importanti della sua vita: la passione, la morte e la resurrezione.

Gesù ormai non è più benvoluto in Giudea perché molti Giudei lo considerano un nemico da cacciare via. Ricordate: una volta erano così arrabbiati che volevano lanciare dei sassi addosso a Gesù!

Però Gesù viene a sapere che il suo carissimo amico Lazzaro è molto malato: le sue sorelle Marta e Maria, amiche di Gesù, vogliono che Gesù arrivi presto per aiutare Lazzaro. Lazzaro e le sorelle abitano a Betania, vicino alla Giudea, e sono tra gli amici più importanti che ha Gesù, quelli con cui si divertiva, con cui passava splendide giornate!

Così Gesù, anche se per lui è molto rischioso, decide di andare a Betania con i suoi discepoli. Aspetta due giorni, e poi parte. Che strano…perché non è partito subito dal suo amico?

Gesù nel suo cuore ha già capito che si stanno avvicinando per lui dei giorni molto difficili, e vuole cominciare a preparare le persone intorno a lui: i giorni della settimana santa sono tre, il terzo giorno Gesù risuscita e ci sarà gioia, però dopo due giorni di sofferenza e tristezza. Anche adesso quindi Gesù aspetta il terzo giorno per essere da Lazzaro. E infatti quando arriva a Betania Lazzaro è già morto e si trova nella tomba. Marta, Maria e tutte le persone lì riunite sono molto tristi. Anche Gesù vedendo tutto questo piange molto.

Gesù proprio come noi è stato felice, ha passato dei bei momenti, delle feste, dei bei pranzetti, ma anche dei brutti momenti, è stato triste come ora che è triste per aver perso il suo amico.

Però Gesù dice una frase molto importante: “Io sono la risurrezione e la vita, chi crede in me anche se muore vivrà”. Gesù fa risorgere Lazzaro!! Dopo la tristezza, ecco tanta gioia!

Gesù porta la vita nuova! Proprio come ha fatto con tutte le persone che ha incontrato e che si sono lasciate cambiare la vita: il cieco nato, la donna samaritana…

Gesù fa risorgere qui e ora, nel momento presente, nella vita di tutti i giorni. Se scegliamo di seguire Gesù anche noi possiamo risorgere tutti i giorni, dai nostri sbagli, dai nostri egoismi.

Come ormai abbiamo imparato, Gesù chiede sempre la nostra collaborazione: togliere la pietra!

E’ compito nostro togliere la pietra perché Dio ci ridoni la vita. Togliere la pietra vuol dire: abbandonare le nostre idee fisse, i nostri egoismi, pensare solo a noi stessi.

In questa settimana provo anche io a togliere le pietre del mio cuore e a farmi risorgere ogni giorno da Gesù: quando chiedo scusa, quando so perdonare, quando faccio la pace con chi ho litigato, quando accetto l’aiuto di chi mi vuole bene, quando mi faccio consolare e consolo chi è triste, quando esco dalla mia tristezza e so gioire.

Gesù è stato molto coraggioso a compiere questo grande miracolo di risurrezione perché così facendo si è fatto odiare ancora di più.

E io, come Gesù, sono capace di rischiare per andare incontro agli altri? Nel gruppo c’è un amico escluso nei giochi perché non è tanto bravo: sono capace di accoglierlo? Sono capace di dire una cosa diversa rispetto al gruppo, se non sono d’accordo?

Mi impegno come Gesù a pregare Dio Padre, con i miei genitori in famiglia, ringraziando e chiedendo aiuto.

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