Lc 18, 31-34
In quel tempo. Il Signore Gesù prese con sé i Dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e si compirà tutto ciò che fu scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo: verrà infatti consegnato ai pagani, verrà deriso e insultato, lo copriranno di sputi e, dopo averlo flagellato, lo uccideranno e il terzo giorno risorgerà».
Ma quelli non compresero nulla di tutto questo; quel parlare restava oscuro per loro e non capivano ciò che egli aveva detto.
Terzo annuncio della morte e resurrezione.
Gesù ancora una volta parla del mistero Pasquale; la salita a Gerusalemme è la più grande misura dell’amore di Dio per noi, è il compimento di tutto ciò che è stato detto dai Profeti. Ma questa salita è ricca di sofferenza umana.
Gli apostoli non comprendono ciò che Gesù dice loro e quelle parole restano per loro oscure, perché non sanno camminare accanto a Lui e neppure sanno portare la stessa sofferenza.
Chiediamo la forza di non chiuderci dietro la maschera dell’incomprensione e il coraggio di “portare la croce” anche noi.
Il Signore libera i prigionieri,
il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge lo straniero,
egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie degli empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.
Dal Salmo 146 (145)
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