ss. Marta Maria e Lazzaro

 Luca 10, 1b- 7a

In quel tempo. Il Signore Gesù designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro:

 

 

«La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né
sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.

 

 

Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa».

#fraternità #viaggiareLeggeri #pace

Il Signore invia altri 72 discepoli a prepararGli la strada.
Il numero 72 corrisponde alle nazioni conosciute. Si vuole proprio sottolineare la dimensione universale: Gesù è venuto per tutti.

E’ bello che invia i discepoli a 2 a 2, non da soli: il numero 2 è l’inizio della fraternità, della relazione.
Ecco la prima indicazione di stile: la fraternità, la condivisione del cammino, a volte fermandosi, a volte accelerando, altre volte cercando di stare al passo di chi è davanti.

“pregate il padrone delle messe”: il primo compito è la preghiera, raccogliersi per stare uniti al Padre che invia.
Quando siamo immersi nelle cose da fare, riusciamo a fermarci e a dedicare qualche minuto al raccoglimento?

Il Signore chiede di viaggiare leggeri (mi colpisce sempre molto, perché proprio leggero non so viaggiare). Senza bisaccia, bastone, ci indica la necessità della fiducia nell’Altro che non ci farà mancare nulla di cui abbiamo bisogno.

Portare il dono della pace.
Ancora oggi sentiamo forte l’appello a pregare per la pace e ad essere persone che sappiano portare la pace. C’è bisogno di operai che sappiano costruire relazioni autentiche di pace.
Cosa mi manca per essere costruttore di pace?