s. Alessandro

Lc 12, 22-26

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Per questo io vi dico: non preoccupatevi per la vita, di quello che mangerete; né per il corpo, di quello che indosserete. La vita infatti vale più del cibo e il corpo più del vestito.

 

 

Guardate i corvi: non séminano e non mietono, non hanno dispensa né granaio, eppure Dio li nutre. Quanto più degli uccelli valete voi! Chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? Se non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto?»

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Gesù ha appena raccontato alla folla la parabola del granaio, invitandola ad accumulare tesori in cielo.
Ora si rivolge ai discepoli.

Che bello l’invito di oggi: non angustiatevi per la vita.
Quante preoccupazioni nelle nostre giornate: il lavoro, i figli, la necessità di arrivare a fine mese, qualche persona anziana da custodire.
Spesso questi grattacapi -seppur necessari- ci stritolano, ci soffocano a tal punto da rimanere schiavi.
È lo stesso verbo utilizzato nel brano di Marta e Maria, ci sono cose che distruggono e frantumano.

Gesù ci invita a sollevare lo sguardo ed avere occhi nuovi. “Guardate”.

In questo tempo di vacanza o di rientro al lavoro è bello soffermarci e guardare in giro quella creazione di cui siamo parte anche noi.
Il salmo 8 ce lo ricorda: ” Lo hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato”.

“Voi valete più di molti passeri” è il pensiero da custodire oggi: Dio si prende cura di noi, confidiamo in Lui.