La bellezza è negli occhi di chi contempla

Affido

Affido

Insieme ad Aldo, abbiamo iniziato il percorso dell’affido ormai parecchi anni fa.
Dopo la nascita dei nostri due figli, abbiamo pensato di poter essere risorsa anche per altri, bambini e ragazzi, che si trovassero in momentanea situazione di necessità.
Abbiamo così intrapreso un percorso, organizzato dai servizi sociali di Monza, per approfondire la tematica dell’affido e al contempo sondare le nostre motivazioni e disponibilità.
Successivamente la nostra strada di coppia e famiglia, ci ha portato a scegliere di trasferirci a Castello Cabiaglio, per iniziare il progetto del Condominio Solidale Bethlem, all’interno dell’esperienza dell’associazione Mondo di Comunità e Famiglia.

La vita comunitaria ci ha permesso di avere spazi abitativi, sufficientemente grandi, per iniziare ad aprirci come famiglia accogliente all’esperienza dell’affido. Inoltre, l’esperienza di vita comune con le altre famiglie ci ha consentito di godere di una rete di relazioni, che sono state nel tempo supporto e sostegno.

Negli anni si sono susseguite diverse esperienze, capitate un po’ a caso.
Situazioni segnalate in genere dai Servizi e con la quale ci siamo approcciati sempre con molta umiltà, con molte domande e la consapevolezza di non avere risposte se non quella di provare a fare un po’ di spazio al “nuovo” che arrivava bussando alla porta.

In tutti questi anni abbiamo più volte fatto esperienza dei nostri limiti, delle nostre fragilità, della nostra umanità. Questo ci ha permesso di non avere tante aspettative, né sul nostro ruolo di “genitori in prestito”, né tanto meno sul percorso dei nostri figli “accolti”.
Semplicemente abbiamo cercato di “esserci” per loro, al meglio delle nostre possibilità, spesso facendo anche degli errori.

Per la nostra coppia, è stata sicuramente una possibilità di crescita, del nostro rapporto, dell’idea che avevamo di famiglia e abbiamo sentito di dare, ma, soprattutto, di ricevere molto.
Anche per i nostri figli naturali sicuramente è stata un’esperienza ricca, fatta di tanti momenti belli, ma anche di condivisione, non sempre accettata con facilità.

Ora che sono giovani uomini, faranno tesoro dell’esperienza, come chi arrivando alla nostra porta l’ha trovata aperta.

Luisa e Aldo

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