La bellezza è negli occhi di chi contempla

ANCHE LE SPINE HANNO LE ROSE!

ANCHE LE SPINE HANNO LE ROSE!

La cultura dell’accoglienza, a detta di molti ormai in disuso, prevede molte sfaccettature, interlocutori diversi, tempi variabili. E pone di fronte alla domanda: chi accoglie chi?

Nell’ultimo decennio sta assumendo sempre più importanza la forma dell’affido familiare, a motivo dell’enorme bisogno che se ne rileva in Italia.

Spesso pensare di accogliere un minore in casa propria fa molta paura, l’idea di fargli spazio h 24 (e, teoricamente, solo per un pezzetto della sua vita!) non è cosa a cui si è sempre disponibili. È vero, si tratta di progetti impegnativi; si tratta di far entrare in casa propria il trauma, l’abbandono, la sregolatezza, la dipendenza, la ferita, e così via.

Ciò che si conosce poco, però, è la pluralità delle richieste che esistono oggi, così come la rete di sostegno presente.

Recentemente ho avuto la preziosa occasione di partecipare ad un progetto organizzato dalla città di Busto Arsizio, per sensibilizzare la cittadinanza proprio sul tema dell’affido familiare. Insieme al mio gruppo di teatro sono stata coinvolta nella richiesta di dare forma ad uno spettacolo teatrale che raccontasse l’affido. Che sfida meravigliosa!

Ne sapevamo poco o nulla. Ci siamo così imbattuti in testimonianze scritte, ascolto di genitori e di minori, approfondimenti normativi, confronti con i Servizi. Ne è nato uno spettacolo dal titolo Anche le spine hanno le rose. Sì, perché abbiamo scoperto che è vero che ciò che ci raggiunge immediatamente pensando all’affido è forse la sua parte spinosa e complessa, ma è altrettanto vero che le rose esistono: sono solamente un po’ più nascoste. O forse è meglio dire: protette.

E chi non si proteggerebbe, se venisse sradicato e immesso in nuovo terreno, sconosciuto? Chi non si proteggerebbe, se nella sua vita (magari ancora molto breve!) avesse sperimentato la paura o l’incuria?

L’affido può diventare terra buona, luce e ossigeno che permette che, con molta pazienza, il fiore possa sentirsi sicuro nel piantare nuovamente le sue radici e nell’aprire lentamente i suoi petali.

Esistono diverse forme di affido, che prevedono tempi diversi di presa in carico (dall’h 24 alla situazione di sollievo familiare, quasi una forma di “buon vicinato”), durata differente e modalità specifiche di rapporto con la famiglia di origine.

Il terreno dell’affido è un terreno ricco: chi sceglie di accogliere un minore viene accompagnato ad ogni passo da un Servizio Affidi, che si occupa di conoscere, formare, selezionare, abbinare e supportare le famiglie. Esistono diverse realtà che si occupano di affido, cooperative e comuni: è possibile anche solo affacciarsi per curiosità!

Rimane una realtà sfidante, sì, spesso spinosa: ma anche le spine hanno le rose.

Silvia 

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