La prima cosa che mi viene in mente leggendo questa parabola del povero Lazzaro è la minaccia che regolarmente mi arrivava dalla mia mamma “SE NON FAI COME DICO, POI NON VENIRE A PIANGERE DA ME PERCHE’ TI DO IL RESTO”! ed io regolarmente non seguivo i suoi consigli e venivo “spazzolata” per benino.
Ma, a volte, è così difficile seguire i consigli che ci vengono dati.
E’ così difficile soprattutto quando il compito che ci viene chiesto ci sembra grande, troppo grande per le nostre forze.
In fondo anche il ricco della parabola si sarà detto “non posso mica risolverlo io il problema della fame di tutti i poveri della città!” e così ha risolto il problema disinteressandosi completamente del povero (in tutti i sensi) Lazzaro, finendo così in un gran brutto posto.
Invece per salvare la sua anima gli sarebbe bastato poco…guardare Lazzaro, accorgersi di lui…offrirgli la sua amicizia.
Ecco che cosa possiamo fare noi….!
Guardarci intorno e cercare gli occhi di chi cerca noi per avere un sorriso, una parola di incoraggiamento, un piccolo aiuto.
Quante occasioni sprechiamo ogni giorno. Stiamo bene col nostro gruppetto di amici, proprio come faceva il ricco, non vedendo chi aspetta in un angolo che qualcuno lo inviti a partecipare al gioco, ad un lavoro di gruppo..
Mettiamo al centro delle nostre intenzioni (nel cuore che trovate disegnato o rifatelo voi più bello!) un amico/a da contattare durante queste vacanze quando torniamo dalle vacanze, prima dell’inizio della scuola….
Proviamo a cercare una qualità in quella compagna di scuola che mi rimane così antipatica, proviamo a dire una preghiera proprio per quel compagno che è prepotente e antipatico a tutti …in poche parole non chiudiamo gli occhi e il cuore a chi non è “dei nostri” ma apriamoci!
Vi assicuro potremmo restare piacevolmente sorpresi:-)
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