Attesa come desiderio.
Desiderio del cuore.
Posso desiderare tante cose dagli altri o dal mondo esterno, ma se non so cosa voglio da me stessa e dove voglio andare, a cosa tende la mia vita, a nulla servono la generosità delle persone e neppure la magnificenza di Dio, perché nulla mai basterà a colmare il grande vuoto della mia assenza da me stessa, del mancato dialogo e incontro dell’anima con la mia esistenza.
Chi voglio essere? Cosa voglio farne dei doni e talenti ricevuti?
Ringraziare, benedire, condividere, mettermi al servizio del vero bene di ciascuno e di tutti, o piuttosto di qualche surrogato di felicità che ho in mente a causa di un ego divenuto ingombrante, a scapito di un io profondo che soffoca e non riesce più nemmeno a desiderare aria pura di sincerità e verità?
Se invece soddisfo il desiderio di autenticità del mio cuore, tutte le altre attese si ridimensionano nei confronti degli altri e della vita come rappresentazione di felicità.
Resta però nel cuore pulito un crescente e unico bisogno e DESIDERIO di DIO!
DIO “poi non delude” e OLTREPASSERA’ INFINITAMENTE ogni nostra ATTESA e ci darà la PIENEZZA DELLA VITA (Rm5,5).
Raffaella Martini (I.d.R)
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