La bellezza è negli occhi di chi contempla

“Avere la tua vita nelle tue mani” in Kenya

“Avere la tua vita nelle tue mani” in Kenya

Il sole picchia forte in questi mesi a Kitelakapel. Sono i mesi più difficili, in attesa delle piogge di aprile. Ci si scambia un “Lentenè? Karam nyoman!” (“Come va? Tutto bene!” in Pokot) sotto l’ombra di un alberello, per una breve sosta lungo il cammino, chi va e chi viene.

L’anno scolastico è ricominciato a Gennaio, e così anche tutte le nostre attività con gli studenti: l’insegnamento delle Life skills (una via di mezzo tra psicologia ed educazione civica), il catechismo, varie attività pastorali, e ora anche un workshop di danza, con un giovane e simpatico istruttore che abbiamo conosciuto un po’ per caso.
Con molta gioia, lo scorso Dicembre la nostra Marzena è riuscita a realizzare un laboratorio di cucito per insegnare a un gruppo di sarte a creare borse, pannoloni ed assorbenti igienici lavabili, con l’idea che, oltre ad aumentare il loro business, questo possa aiutare le ragazze ad andare a scuola, attraverso un prodotto economico ma durevole (visto che spesso, non avendo soldi per comprare ogni mese assorbenti usa e getta, le ragazze rischiano di perdere diversi giorni di scuola). Un passo ulteriore che stiamo pensando di fare è di dare a queste sarte altro materiale e comprare noi direttamente da loro una certa quantità di assorbenti, per poi distribuirli, con l’aiuto degli insegnanti, alle studentesse più in difficoltà nelle scuole della nostra zona.

Un’altra iniziativa recente è la creazione di un gruppo di microcredito e di sostegno qui a Kitelakapel, per iniziativa di Pius. Abbiamo finora più di 100 iscritti! Non appena sarà completata la registrazione dell’associazione, si cercherà tutti insieme di individuare possibili attività a cui dedicarci, che possano essere fonti di guadagno per l’associazione.
Per esempio noi potremmo cercare di offrire, a chi è interessato, un breve corso di cucina, con l’idea di specializzarsi in alcuni piatti, e poter poi offrire un servizio di catering a chi ne avesse bisogno per una festa (per esempio, l’inaugurazione di una nuova casa). Un’altra idea è di impegnarsi nella produzione di miele, visto che qui ci sono tante api e il miele del West Pokot è molto apprezzato in Kenya.

Sul fronte sanitario, grazie a tante donazioni ricevute per aiutare un ragazzo che aveva bisogno di un’operazione molto costosa, siamo riusciti a creare un piccolo fondo per emergenze/necessità mediche, grazie al quale stiamo aiutando persone in difficoltà, come un ragazzo, Edwin, che aveva un’infezione non curata da anni per mancanza di risorse. È stato operato, ma ancora il suo calvario non è finito. È tornata l’infezione, e, proprio ora che sto scrivendo, Pius e Marzena lo stanno riaccompagnando in ospedale.

In Italia penso ci si sia dimenticati di quanto l’educazione faccia davvero la differenza. Una volta ho accompagnato un altro ragazzo in ospedale, sempre per una brutta ferita a una gamba. Avevo richiesto che la mamma venisse con noi, perché fosse coinvolta. Ma la mamma, che non è mai andata a scuola e parla solo Pokot, era completamente disorientata, persa. Da sola, senza di me, non so se sarebbe mai riuscita a far visitare il ragazzo e capire cosa avrebbe dovuto fare. Lo stesso ragazzo ha fatto solo la scuola primaria, se non sbaglio, dopodiché gli è stato chiesto, o forse ha preferito lui, di restare a casa, a occuparsi
del bestiame. Ho capito, in quell’occasione, perché qui in Kenya si dice a chi si laurea che ha ora il “potere di leggere e scrivere”. E’ davvero un “potere”!

Qui abbiamo proprio tante sfide. Non è facile. Spesso sentiamo di ragazze che devono abbandonare la scuola perché incinte, ed è difficile che poi riprendano gli studi. Alle studentesse a cui insegniamo Life Skills cerchiamo di fare capire che solo l’educazione può essere, per loro, lo strumento per diventare indipendenti. Per poter sfamare se stesse e i loro figli, senza dover dipendere da nessuno. Senza dover aspettare che tuo marito, dovunque sia (magari a casa di una delle altre mogli) ti mandi qualche soldo per andare a comprare la farina per te e i tuoi figli, o rimarrete tutti a digiuno.

Per avere la tua vita nelle tue mani.

Insegniamo educazione sessuale, come sapersi proteggere, come crescere nella propria assertività, nel saper dire “no” a qualcuno che ti propone qualcosa che non vuoi fare.
Lo stesso insegniamo ai ragazzi, a rispettare le ragazze, e a vedere i vantaggi dell’avere una moglie che ha un lavoro esterno, non solo l’occuparsi della casa e del bestiame, pur nel rispetto delle loro tradizioni. La cosa bella è notare che le scuole femminili in cui insegniamo sono piene, e le ragazze hanno una motivazione davvero forte a imparare e acquisire competenze, spesso più dei ragazzi. Fa piacere anche sapere che ci sono genitori che fanno davvero tanti sforzi per permettere loro di studiare, che credono nel valore dell’educazione! Le scuole ci sono da appena 50 anni qui in West Pokot, per questo i risultati
che si vedono sono già tanti!

Questa speranza ci dà la forza di continuare.

Linda

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