Vangelo Luca 10, 1b-7a
In quel tempo. Il Signore Gesù designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa».
Trovo sempre rassicurante leggere l’incipit di questo brano di Vangelo: il Signore manda i propri discepoli, le persone a lui più vicine (e noi che stiamo leggendo e meditando questo brano potremmo riconoscerci nei suoi discepoli), a portare il suo messaggio e a preannunciare la sua venuta a due a due. Luca sottolinea come Gesù mandi i propri discepoli non da soli, ma a due a due, e dopo poco anche Gesù stesso li seguirà.
E’ interessante notare anche come per Gesù non sia più sufficiente inviare i dodici apostoli, ma per raggiungere col proprio messaggio più persone allarga sempre più il cerchio dei suoi discepoli. Questo mi fa pensare a come l’annuncio del Vangelo cresca e il suo raggio d’azione continui ad allargarsi sempre più, come i cerchi concentrici che si formano sull’acqua quando si lancia un sasso. Il messaggio del Signore è proprio così: da un primo gesto d’amore di Gesù siamo chiamati a far allargare sempre più il messaggio della Sua gioia per raggiungere tutte le persone intorno a noi, anche quelle apparentemente più distanti.
Eppure Luca nel brano di oggi ci dice anche che la vita dei cristiani non è sempre semplice, anzi Luca ci dice proprio che il Signore ci manda “come agnelli in mezzo a lupi”. Sta a noi trovare la forza per annunciare il suo Vangelo anche nelle difficoltà, cercando questa forza nei fratelli che camminano insieme a noi e nel primo gesto d’amore che lui ci ha donato, il sasso lanciato nell’acqua.
Preghiamo dunque perché siamo capaci di non perdere mai di vista il centro dell’amore del Signore e farci annunciatori del Suo messaggio di gioia.
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