Gv 16, 13-15
Quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire.
Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà. Tutte le cose che ha il Padre, sono mie; per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà.
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Quante volte ci capita, nella vita e nella fede, di sentirci soli e persi, di non sapere cosa fare e di non sapere dove sbattere la testa? Gesù lo sapeva già dall’inizio che ad ogni cristiano sarebbe capitato questo, perché Lui sapeva bene che seguirlo e vivere portando al mondo la sua Parola sarebbe stato difficile, nonostante portasse alla pienezza (Gv 16, 2).
Gesù sapeva che quando avrebbe lasciato i discepoli per dare la vita, essi sarebbero stati spaesati, impauriti. Però Egli non li lascia soli, manda lo Spirito Santo. E Chi è lo Spirito Santo? È Gesù stesso che ce lo dice, è “lo Spirito della verità” che “vi guiderà in tutta la verità”. È il “Paraclito”, cioè colui che è mandato per aiutare, dare supporto.
Gesù conosce le sofferenze che i discepoli andranno ad affrontare ancora prima di loro ma non li lascia soli! E Dio non manda lo Spirito soltanto per i discepoli, ma per tutti noi, perché ci supporti nella fatica, perché ci permetta di incontrarlo attraverso la ricerca di Lui, l’ascolto della Parola, l’accorgersi di tutto quello che Dio ogni giorno ci pone sul cammino.
Lo Spirito ci permette di muoverci verso l’incontro con Gesù che è la Verità e Colui che rende piena la vita. Egli, infatti, desidera incontrare ognuno di noi, vuole che noi siamo coscienti di questo e troviamo in Lui il senso della nostra vita, non perché sia un obbligo ma perché sia un desiderio profondo che scaturisce in noi una volta che ci rendiamo conto che è il Signore che dà vero senso alla nostra vita.
Ed è proprio l’azione dello Spirito Santo che ci permette di scavare sempre più nel profondo della nostra fede perché non sia mai più superficiale, ma perché acquisisca sempre più forma vera e profonda nella relazione con Dio (Papa Francesco, Udienza Generale, 15 maggio 2013).
E come fare perché lo Spirito Santo agisca in noi e con noi? Qui bisogna fare uno di quei salti di fiducia verso Dio e bisogna affidarsi a Lui e al suo Spirito. Non sarà sempre facile ma bisognerà fidarsi di Lui ogni giorno per poi scoprire sempre di più la bellezza che Egli dona alla vita.
Il nostro papa Francesco, proprio commentando questo testo del vangelo di Giovanni, sollecita a fidarsi dello Spirito e ad invocarlo ogni giorno, perché ci guidi, ci protegga e ci supporti nella fatica.
Ecco la preghiera che egli stesso ha proposto:
«Spirito Santo fa’ che il mio cuore sia aperto alla Parola di Dio, che il mio cuore sia
aperto al bene, che il mio cuore sia aperto alla bellezza di Dio tutti i giorni» Papa Francesco (Udienza Generale, 15 maggio 2013)
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