La bellezza è negli occhi di chi contempla

beato A.I. Schuster

beato A.I. Schuster

Mc 1, 4-8
In quel tempo. Vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e
tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano,
confessando i loro peccati.

 

 

Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava:

 

 

«Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci
dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Sorge spontanea una domanda: cosa spinge così tante persone in un luogo inospitale, lontano da casa, ad andare da un uomo probabilmente non di bell’aspetto, che rivolge loro parole scomode e dure? 
Devono essere attratti da una promessa, una prospettiva di una vita, nuova, diversa.

Colpisce, tra le prime parole, la vicinanza del verbo “battezzare” (che impone per definizione l’utilizzo dell’acqua) al luogo arido per eccellenza “il deserto“. È nel deserto del cuore, nell’aridità delle nostre azioni, nella povertà delle nostre relazioni e della nostra
relazione con il Signore che può nascere un cammino di conversione.

È proprio dove l’acqua e la fertilità del campo sembrano mancare, che la speranza cristiana ci porta a credere che possa fiorire anche il deserto della nostra vita.

La “conversione” è spesso confusa alla linea di confine tra il “credere” e il “non credere”.
Ma la conversione credo si possa intendere come il cammino quotidiano che ogni cristiano percorre per perfezionare sempre di più il suo modo di amare, allineandosi faticosamente al modo totalitario di amare di Gesù.

La conversione non può limitatamente tradursi in un passaggio tra credente-non credente, ma deve essere l’aspetto principale della nostra vita, che ci deve vedere consapevolmente coinvolti tutti i giorni. Tutti i giorni vorrei convertirmi ad amare di più.

Giovanni ci aiuta: ama Gesù al punto da mettersi al suo servizio, anticipandolo nell’invito alla comunità ad amare di più, a convertirsi appunto. Non sostituendosi a Lui, ma proclamando a gran voce che quanto lui compie in quel momento, nell’aridità del deserto
con acqua, troverà la sua pienezza nel Battesimo in Spirito Santo di Gesù. 

 Riconosco nella mia vita un momento particolare che mi ha indotto a iniziare un cammino di conversione?
 A che punto sono del mio cammino di conversione? Mi sento in cammino?

 Signore Gesù, grazie, per non stancarti di volere sempre venire verso di me, entrare nella mia vita e bussare alla mia porta.
 Aiutami con la mia conversione a prepararti la strada.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: