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CENTRALI NUCLERAI Sì O NO?

CENTRALI NUCLERAI Sì O NO?

Lo so, immagino il vostro pensiero: nella sezione “Custodi del creato” parlare di nucleare non è proprio il massimo ma è un argomento che bisogna prima o poi affrontare; il nuovo parlamento europeo deve dare delle risposte e prendere delle decisioni per tutti gli Stati europei.

Cambiamento di usi e costumi, cambiamento di pensiero, cambiamento di economia, cambiamento del lavoro, cambiamento nel modo di produrre energia, cambiamento su come sfruttare le risorse rinnovabili. Bello tutto questo, ma il nucleare di nuova generazione o nucleare 4.0 dove si può collocare?

Facciamo un passo indietro nella storia che non deve essere dimenticata.

26 aprile 1986 ore 1.23 del mattino: il reattore 4 della centrale nucleare di Cernobyl esplode causando morti e disastro ambientale. La verità sulle cause del disastro sono emerse circa 30 anni dopo. Rimaniamo sempre nella scia storica: 8-9 novembre 1987 in Italia gli italiani furono chiamati alle urne per votare cinque Referendum abrogativi (ci sarebbe troppo da scrivere), il terzo referendum riguardava le centrali elettronucleari, così citava il testo:
Localizzazione delle centrali elettronucleari da parte del CIPE
Abolizione dell’intervento statale se il Comune non concede un sito per la costruzione di una centrale nucleare. Promosso dal Partito Radicale, Verdi e DP.
Testo Terzo quesito: «Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidano entro tempi stabiliti? (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante “la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento”, previste dal 13° comma dell’articolo unico legge 10/1/1983 n.8)».

Poi nel 2011: il disastro nucleare della centrale di Fukushima non è paragonabile a quello di Cernobyl, poichè un terremoto e tsunami (oltre 30 metri di onde) sono state le cause naturali di
tale disastro.
Ma nel 2024 le cose possono cambiare con le centrali nucleari di nuova generazione: la Francia insieme alla Finlandia sono favorevoli per questo cambiamento, pensiamo solamente che le
56 centrali sul territorio francese producono il 70% del fabbisogno nazionale, mentre il restante 30% viene importato o immagazzinato per le emergenze. La Germania, invece, vuole eliminare
definitivamente le centrali nucleari e puntare solamente sulle energie rinnovabili.
La Commissione UE sta valutando come muoversi entro il 2030: non è una decisione facile per svariati motivi:
 L’energia rinnovabile (es. vento e sole) sono indispensabili, ma incostanti nel tempo perché non sempre il vento è presente e le nuvole che coprono il sole fanno calare le prestazioni dei pannelli fotovoltaici;
 Costo di manutenzione o messe a norma delle centrali nucleari che hanno un costo molto alto;
 Costruzioni di nuove centrali nucleari richiederebbero tra i 10 e i 12 anni, tempo fuori portata rispetto ai traguardi dell’agenda 2030.

..e voi, cari lettori, cosa ne pensate sul nucleare?

Federico Peri

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