La bellezza è negli occhi di chi contempla

«Che scorrano la giustizia e la pace»

«Che scorrano la giustizia e la pace»

Il primo settembre è stata la 18° Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato ed ha dato avvio al Tempo del Creato, che si concluderà il prossimo 4 ottobre, in occasione della festa di San Francesco d’Assisi. In occasione di questa giornata Papa Francesco invia un messaggio che è ricco di spunti interessanti. Vorrei soffermarmi su tre passaggi del messaggio del Papa, sempre molto attento ai temi della sostenibilità e della cura del creato.

«Che scorrano la giustizia e la pace» è quest’anno il tema del Tempo ecumenico del Creato, ispirato dalle parole del profeta Amos: «Come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne» (5,24). […] In questo Tempo del Creato, soffermiamoci su questi battiti del cuore: il nostro, quello delle nostre madri e delle nostre nonne, il battito del cuore del creato e del cuore di Dio. Oggi essi non sono in armonia, non battono insieme nella giustizia e nella pace. A troppi viene impedito di abbeverarsi a questo fiume possente. Ascoltiamo pertanto l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al creato.”
 
Mi colpisce la scelta di associare al tempo del Creato, quindi alla cura per la natura che ci circonda, il tema della giustizia e della pace. Come scrive il Papa, il diritto e la giustizia devono scorrere senza sosta, come un torrente che non conosce siccità. Pensando agli ultimi mesi, la natura sembra ribellarsi alla bruttura delle guerre che stanno segnando il nostro tempo e lo dimostra un clima mai visto prima, che passa dal caldo che lascia senza fiato a una pioggia scrosciante. Vediamo, quindi, che davvero senza pace e senza giustizia il nostro mondo soffrirà sempre più.
 
“Un’altra prospettiva parallela è la specifica dell’impegno della Chiesa cattolica per la sinodalità. Quest’anno, la chiusura del Tempo del Creato, il 4 ottobre, festa di San Francesco, coinciderà con l’apertura del Sinodo sulla Sinodalità. Come i fiumi che sono alimentati da mille minuscoli ruscelli e torrenti più grandi, il processo sinodale iniziato nell’ottobre 2021 invita tutte le componenti, a livello personale e comunitario, a convergere in un fiume maestoso di riflessione e rinnovamento. Tutto il Popolo di Dio viene accolto in un coinvolgente cammino di dialogo e conversione sinodale.”
 
Mi piace anche il richiamo del Papa a ricordarci che tutti noi, col nostro piccolo o grande contributo, siamo fondamentali alla cura del creato così come siamo fondamentali nel processo di conversione sul quale ci conduce il cammino sinodale. Non solo, ognuno di noi con i nostri talenti e le nostre specificità può alimentare il grande fiume della Chiesa, che deve essere fonte di vita per chi lo circonda.
 
Infine il Papa conclude: “In questo Tempo del Creato, come seguaci di Cristo nel nostro comune cammino sinodale, viviamo, lavoriamo e preghiamo perché la nostra casa comune abbondi nuovamente di vita. Lo Spirito Santo aleggi ancora sulle acque e ci guidi a «rinnovare la faccia della terra»”.
Se ci sentiamo sopraffatti dall’impegno che può richiedere un percorso come quello sinodale o dalla grandezza di una sfida come quella della cura del creato e della pace, ricordiamoci che ciò che ci chiede il Signore è di vivere la nostra vita nella quotidianità, nella scuola, nel lavoro o nella famiglia, affidandoci nella preghiera al Signore, devo possiamo trovare la forza per affrontare tutto questo. 

 
 
Buon proseguimento nel Tempo del Creato!
Francesca 
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