Cari bambini,
nel vangelo di questa domenica viene rivolta a Gesù questa domanda: Signore, sono pochi quelli che si salvano?
Ma cosa vuol dire salvarsi? A volte ci capita di usare questa espressione (ho salvato il mio pesciolino, la lucertola che scappava dal gatto, mi sono salvato per un pelo!…), ci capita di sentirla in televisione (sono state salvate persone che stavano per annegare, salvati gli escursionisti persi in montagna…).
Salvare vuol dire tornare in vita, riprendere a vivere con nuovo slancio e vigore!
Anche nella nostra vita noi già sperimentiamo cosa vuol dire salvarsi, essere salvati. Quando ad esempio proviamo una grande delusione, o una grande tristezza e ci sentiamo molto giù di morale ma arriva qualcuno che ci tende la mano, che ci aiuta, ci consola, ci tira su! E dopo ci sentiamo salvati, rinati, pronti a ricominciare a vivere con una nuova energia!
Gesù è venuto su questa terra per la salvezza di tutti! Lui ci promette una grande salvezza, una grande gioia nel regno dei cieli: se già nella nostra vita possiamo assaporare i nostri piccoli momenti di salvezza, pensiamo a quanto sarà grande la salvezza che lui ci darà!
E allora chi si salva?
La sua risposta è chiara: la salvezza è per tutti gli operatori di pace (non operatori di ingiustizia!), cioè per tutte le persone che vivono da fratelli, praticando la carità, operando il bene per tutti (non solo per me stesso!). Gesù infatti dice proprio “Verranno da oriente e da occidente” intendendo dire che il regno dei cieli è aperto a tutti, anche alle persone che sulla terra non hanno potuto conoscere Gesù, i suoi insegnamenti, ma hanno comunque vissuto nel bene, da fratelli!
Se viviamo bene la nostra vita già qui sulla terra, allora saremo anche noi invitati al bellissimo pranzo di festa che per noi Gesù sta preparando!
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