Fino a metà Luglio giorni di oratorio estivo, giorni intensi pieni di bimbi che giocano, litigano e fanno pace. Giorni di nasi che sanguinano e mal di pancia, perché due coccole non si negano a nessuno. Giorni di mamme che discutono animatamente se meglio usare la colla stick o Vinavil. Giorni di mamme che conosci da una vita e di mamme nuove, con cui allacciare nuove amicizie.
Tra queste una mamma dagli occhi dolcissimi mi ha raccontato di una delle sue bimbe.
MaVi, una graziosissima bimba di 4° elementare.
Per motivi di salute MaVi frequenta sovente un ospedale specializzato per curare bambini. Per fortuna la situazione di MaVi è stazionaria e non desta particolari paure. Ma negli ospedali non è sempre così. MaVi. è una ragazzina sveglia, attenta. Una che si guarda intorno con gli occhi e col cuore. Si accorge ben presto che molti altri bambini e bambine non sono fortunati come lei. Vede che molti non hanno più i capelli. Inizia a chiederne il motivo alla mamma (altra figura spettacolare in questa storia) che con semplicità spiega che purtroppo ci sono malattie, come l’alopecia, che fanno cadere i capelli e che ci sono medicine che per curare altre malattie li fanno cadere.
Il cuore e il cervello di MaVi lavorano… chiedono… indagano e infine decidono: MaVi lascerà crescere i suoi capelli finché avranno la lunghezza necessaria per essere tagliati e donati per farne una parrucca da donare (tramite apposite associazioni, qui “Un angelo per capello” di Bari, vedi foto) a una bimba o una ragazza che ne ha bisogno.
Così è, MaVi ne è tanto convinta che la mamma accetta.
MaVi gioca a calcio, unica bambina in una squadra maschile.
Posso solo immaginare la pazienza e la fatica della mamma e di MaVi nel tenere la sua splendida chioma pulita (immagino il terrore dei pidocchi!), pettinata (i nodi!) in ordine affinché i capelli restino sani.
Tant’è che finalmente arriva il giorno della Prima Comunione (termine che si era data, perché la BELLEZZA di quel giorno passasse anche ai suoi capelli) e….. qui, come in tutte le storie c’è un antagonista (anzi due) alla nostra eroina.
Le nonne si oppongono con forza alla scelta della nipote. “Una femmina deve avere i capelli lunghi” sentenziano.
Ma io vi ho detto che MaVi è un tipo tosto. Invece che arrabbiarsi, discutere o litigare (come si aspetterebbe da una bimba di 9 anni) aspetta paziente che le nonne, ormai tranquillizzate, tornino al loro paese… per poi prenotare l’appuntamento dal parrucchiere.
La sua treccia, per essere utilizzata avrebbe dovuto essere lunga almeno 25 cm. Mavi. ha voluto fare di più, ben 42.
Grande Mavi, grandissima! Una ragazzina o una donna, sconosciuta, riceverà da te un bellissimo regalo…. Potrà guardarsi nello specchio e vedersi bella come una principessa. Ma soprattutto tu regali a tutti noi un grande insegnamento: la bellezza donare a chi non conosci, a chi ne ha bisogno.
La bellezza di ridonare un sorriso a chi ne ha bisogno
La bellezza di averci donato questo piccolo /grande gesto pieno di speranza e amore.
Grazie MaVi.
Vi mando le foto di MaVi, penso che il suo super sorriso dica tutto..
Rossella
Fa’ la tua piccola parte di bene ovunque ti trovi.
Sono quelle piccole parti che messe assieme cambiano il mondo.
☆madre Teresa☆
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