La bellezza è negli occhi di chi contempla

Dedicazione del Duomo di Milano, Chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani

Dedicazione del Duomo di Milano, Chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani

Gv 10, 22-30
In quel tempo. Ricorreva a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di Salomone. Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».

Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me.

 

 

Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.

 

Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.

 

Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 

Io e il Padre siamo una cosa sola».

 

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Almeno una volta l’anno siamo chiamati a riflettere sul senso della nostra appartenenza alla Chiesa Madre e Universale, concretizzata nel ricordo della Dedicazione del Duomo di Milano, intitolato a Maria nascente. Maria Madre è figura della Chiesa: entrambe hanno generato, Maria ha messo al mondo Cristo e la Chiesa la fede in noi.

Da questo brano di Vangelo è utile ricavare questo spunto: noi che ci diciamo cristiani la voce di chi ascoltiamo?  Siamo conoscitori della Parola di Dio? e poi, con più semplicità: leggiamo i documenti della Chiesa, ascoltiamo la voce dei vescovi del Magistero, diamo attenzione alle indicazioni del Papa, qualunque egli sia?

A volte è più facile ascoltare altre voci oggi, quelle dei social, della tv, del bar, del pensiero comune dominante.

Oggi siamo invitati a seguire la voce e l’esempio di Gesù, che come un pastore guida, custodisce, ama le pecore, che siamo noi! Lui ha dato la vita perché nessuna andasse perduta, nemmeno chi l’ha consegnato per la croce, chi l’ha rinnegato, chi l’ha abbandonato!

Vorrei pregare, in particolare, per don Fabio, ex assistente ACR e Giovani, che ha fatto il suo ingresso ufficiale da Parroco Responsabile nella sua Comunità Pastorale.

La Seconda Lettura ci ricorda: “Siamo collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio”. “Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi”. 

Forse il nostro modo di guardare il mondo, gli altri, la Chiesa, cambierebbe se potessimo considerare noi stessi con questo sguardo suggerito da Paolo, ovvero presenza vivente di Dio!

Mi vien proprio da pregare perché -ancora e sempre più oggi- la Chiesa (quindi ciascuno di noi) sia capace di autentica testimonianza, di coerenza al Vangelo, di vicinanza agli ultimi, credibile agli occhi del mondo per le sue opere, per il suo essere fedele discepola di Gesù Cristo. Preghiamo per il nostro vescovo Mario e per tutti i fedeli ambrosiani.

 

Consentitemi ancora un suggerimento. Oggi conserviamo nel cuore queste parole di Isaia della Prima Lettura: “Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna

 
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