La bellezza è negli occhi di chi contempla

Dodicesima Domenica dopo Pentecoste

Dodicesima Domenica dopo Pentecoste

Matteo 10, 5b-15

In quel tempo. Il Signore Gesù inviò i Dodici, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.

 

 

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

 

 

Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.

 

 

Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi.

 

Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».

#misericordia #perdono #gratis

In questa Domenica di metà Agosto (che spero per molti possa essere di vacanza), non posso che dire Grazie (come in ogni Eucarestia Domenicale).

Innanzitutto per la Misericordia infinita di Dio, che nonostante le nostre infedeltà – numerose almeno come quelle del popolo di Israele nel Primo testamento- non lascia nulla di intentato e usa perfino i fallimenti come annuncio di promessa di salvezza. Davvero GRATIS abbiamo ricevuto!

E’ sempre un po’ strano leggere alcuni brani dei Profeti che sembrano solo preannunciare sventure e punizioni, ma in fondo si scorge sempre una Buona Parola finale di Dio per Israele. (“tutto Israele sarà salvato” Rm 11, 26); “Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia”,  ripete il ritornello del salmo 176.

Gesù è venuto per perdonare definitivamente ogni nostro peccato, ce lo ricorda san Paolo (Rm 11, 25-32): “Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!”

Quale immensa bontà insperata e infinita misericordia, per ciascuno di noi, per le situazioni di-sperate del mondo, per chi sembra non cambiare il cuore di fronte a guerre, morti innocenti, disastri umani!

L’ultima cosa, la più sconvolgente, è che Gesù affida ai suoi apostoli (e oggi un pochino a noi) di continuare il Suo annuncio di Speranza! Chiede a quei 12 di essere portatori di Pace, di guarire, purificare, scacciare il male, resuscitare! ma nel segno della GRATUITA’, del dono di sé, perché inviati a nome di un Altro! Lo stile deve essere inconfondibile!

Spetta a ciascuno l’accoglienza, far spazio alla Sua Parola, essere disposti ad entrare nella vita di misericordia che ci viene offerta. E non è poca cosa! Anzi, è l’inizio della nostra salvezza!

 

Al ritorno da un viaggio di conoscenza e formazione in Bosnia, tra passato e presente, chiedo a Dio il desiderio di conoscere, capire, incontrare, il coraggio di essere sempre portatrice di buone parole, capace di costruire pace, di perdonare e non portare rancore, di dare sempre infinite possibilità agli altri, di non giudicare scelte altrui, di saper guarire o almeno percepire e ascoltare le ferite altrui e offrirle a Dio che tutti vuole salvare.

Portiamo nel cuore per la settimana le parole di Paolo: “quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!“. Ringraziamo per i doni di Grazia ricevuti, per essere anche noi nel cuore buono di Dio, amati e perdonati.

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