Nel tentativo di creare una comunità sostenibile nella produzione di cibo “buono, pulito, giusto e per tutti” i propri pazienti sieropositivi afferenti al programma di salute DREAM in Africa, la Comunità di Sant’Egidio ha intrapreso un progetto agricolo sostenibile in Malawi, per creare orti comunitari biologici insieme ai propri pazienti.
L’obiettivo è aiutare i membri a garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità, coltivando colture autoctone resilienti al fine anche di migliorare la nutrizione e assicurare un’alimentazione quotidiana.
Il progetto nasce in Malawi, nell’ambito del programma DREAM, un programma sanitario per combattere l’AIDS e molte altre malattie infettive e non trasmissibili. A seguito della crisi economica, la vita nel Paese è diventata sempre più difficile e le disuguaglianze sono aumentate vertiginosamente. Poiché la Comunità di Sant’Egidio non era più in grado di garantire uniformemente, a causa dell’aumento sconsiderato dei prezzi dei generi alimentari, il pacchetto di integrazione alimentare che la Comunità ha sempre fornito ad alcune categorie di pazienti sieropositivi appartenenti al programma DREAM, il servizio è stato interrotto.
Da qui, all’interno della Comunità di Sant’Egidio, è nata l’idea di dare la possibilità di avere a disposizione un efficace sostegno alimentare attraverso l’autoproduzione. Naturalmente Sant’Egidio, per la sua propensione ecologica al rispetto dell’ambiente e per il lavoro che svolge nel campo della salute, ha pensato alla creazione di orti biologici.
Da questo intento è nata la collaborazione con Slow Food, associazione internazionale che si occupa della tutela del cibo, della biodiversità e in Africa della realizzazione di orti biologici ricchi di biodiversità. E’ nato così un sodalizio molto positivo che vive ancora oggi.
Il progetto è iniziato nel 2017 con la creazione dei primi 3 orti, grazie a fondi raccolti da una comunità amica, comunità Pachamama, attraverso l’evento benefico “10.000 polpette per il Malawi” a Olgiate Olona. La Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con Slow Food International ha realizzato negli anni più di 50 orti biologici in sei distretti del Malawi dove opera DREAM, anche grazie a fondi provenienti dalla cooperazione italiana.
Per ogni orto lavorano circa 15 persone che sono state adeguatamente formate attraverso corsi di formazione della durata di alcuni giorni. Gli agricoltori fanno parte della stragrande maggioranza dei pazienti del programma DREAM, ma ci sono anche persone che non vengono curate presso i centri sanitari DREAM .
Questa caratteristica è molto importante perché aiuta a tenere insieme le persone indipendentemente dal loro stato di salute e aiuta a diminuire lo stigma nei confronti delle persone sieropositive.
Inoltre, i contadini hanno ritrovato speranza e una buona fonte di sostentamento sia per la raccolta diretta nel proprio orto, sia dal punto di vista economico in seguito alla vendita degli ortaggi nei mercati locali. Il numero totale degli agricoltori è quindi di circa 900 persone (circa 15 agricoltori per 60 orti) e considerando i componenti delle famiglie degli agricoltori, i beneficiari totali sono più di 4.000 persone.
Il numero degli orti e delle persone partecipanti è in costante crescita. Un progetto importante che scrive, in un paese dove l’utilizzo di pesticidi chimici e semi OGM è massivo, una pagina importante nella storia del Malawi: si può coltivare in maniera sana e naturale rispettando la biodiversità degli ecosistemi.
Inoltre tutti possono coltivare, senza distinzioni di stato di salute, ad esempio: con questo progetto abbiamo ridonato speranza ai malati e ai poveri che non vedevano una luce nella loro vita. Abbiamo creato qualcosa che funziona e procede con le proprie gambe e questo accade perché lo facciamo tutti insieme: è la forza della comunità e delle sinergie tra tutti che rende possibile la crescita dei germogli di speranza e di una vita migliore.
Davide Brambilla, programma DREAM-Comunità di Sant’Egidio, Malawi
Chi volesse, può sostenere il progetto tramite l’acquisto di uova di Pasqua: prenotazioni indicativamente entro 31 marzo! trovate i riferimenti sul volantino, cliccando qui!
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