E così, passo dopo passo, eccoci arrivati alla sesta e ultima domenica di Avvento: ormai manca giusto un soffio a Natale, ma non per questo è un periodo di poco conto, anzi! È il più prezioso!
Andiamo subito a scoprire quale perla preziosa ha da regalarci il Vangelo di oggi.
È un Vangelo pieno di stupore e di gioia, perché Maria, una ragazza di Nazareth, riceve una proposta che nessuno avrebbe mai potuto immaginare: diventare la Madre di Dio!
Una ragazza come tante, con la sua vita tranquilla, le faccende domestiche, i progetti per il futuro, un fidanzato, Giuseppe, di cui è innamorata… insomma, nulla lascia prevedere quello che sta per succedere nella vita di Maria! Eppure, il progetto straordinario di Dio si rende presente nella casa di Maria, quando l’Arcangelo Gabriele la saluta invitandola a rallegrarsi e a gioire. Il messaggero di Dio le porta questa notizia luminosissima: diventerai madre grazie alla forza d’amore dello Spirito Santo, e il figlio che nascerà sarà Figlio di Dio! Dopo un istante di stupore, Maria accetta l’invito del Signore: è un piccolo e semplice sì, quello che risponde questa giovane donna, ma è il sì che apre una via completamente nuova per la storia del mondo e di tutti noi.
È un racconto stupendo quello che abbiamo ascoltato ed è facile riconoscere la parola speciale che il Vangelo ci consegna oggi: figlio. Per ben quattro volte, abbiamo sentito risuonare questa parola, semplice e familiare. È una parola dolce, perché di solito il cuore si riempie di amore quando si parla di figli. È una parola molto concreta, anche, perché tutti noi sappiamo benissimo cosa significa, dalla nostra esperienza di vita. Infatti, tutti siamo figli! Eppure penso che questa parola, così comune e abituale, possa essere proprio quella giusta per accompagnarci in questa settimana, anche perché possiamo guardarla sotto diversi punti di vista.
Ha tanto da dirci, la parola figlio, se la riferiamo a Gesù. Perché sembra quasi incredibile che Lui, proprio Lui che è Dio, abbia scelto di nascere come un figlio qualunque, come un bambino qualsiasi. Ed è proprio questo che Gesù desiderava! A Lui piacciono le cose semplici, non quelle solenni o esagerate, quindi ha voluto per sé, niente di più di quello che ogni figlio trova quando nasce: l’amore dei suoi genitori.
Ma che cosa significa realmente dire di essere figli di Dio?
Dal momento che Gesù, che è Figlio di Dio, si è fatto figlio come tutti noi, anche noi, grazie a Lui, siamo diventati realmente figli di Dio. È un dono bellissimo, stupendo, straordinario, qualcosa di infinitamente più meraviglioso di qualunque dono possiamo trovare sotto l’albero di Natale. Grazie a Gesù, ci viene offerto di far parte della famiglia di Dio, essere figli suoi! Allora, l’ultimo passo di questo Avvento, può essere proprio accorgerci di essere figli di Dio, grazie al Figlio Gesù.
Come possiamo accorgercene? O meglio, come ci accorgiamo di essere figli dei nostri genitori?
Facile: da come ci amano! Tutte le cure che hanno per noi, tutto il bene di cui ci circondano, tutta la sicurezza che ci regalano, tutte le piccole attenzioni quotidiane che hanno per noi, sono tutti modi che ci fanno sentire e toccare che siamo loro figli.
Con Dio è la stessa cosa! Ogni giorno ci avvolge di mille piccole tenerezze, per farci assaporare il nostro essere figli!
Ma noi… ce ne accorgiamo? Ci rendiamo conto di tutte le coccole che ogni giorno riceviamo da Dio Padre?
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Attività per questa settimana:
Accolgo il tempo di questa settimana per riconoscere tutti quei momenti in cui ci accorgiamo di essere davvero suoi figli, come ad esempio alzarci la mattina in buona salute, riposati e pieni di energia per affrontare la nuova giornata, sentirci pieni di curiosità per le tante cose da imparare a scuola, essere circondati da amici e da persone che ci vogliono bene e ringrazio ogni giorno il Signore recitando la preghiera che Lui ci ha insegnato per essere suoi figli: il Padre Nostro.
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