Ci si avvicina all’Estate, anche se il meteo nell’ultimo periodo ci ha fatto credere ben il contrario e con l’arrivo di Giugno ormai nella mente di ciascuno si apre il capitolo VACANZA, complice anche i retaggi del periodo della scuola.
Quest’anno cade l’anniversario di due favolose esperienze a cui ho avuto modo di partecipare.
- 20 anni dal Cammino di Santiago, propostomi all’epoca dal parroco della parrocchia vicina alla mia e realizzato con la presenza anche di parrocchiani provenienti da un’ulteriore parrocchia. 15 giovani con provenienze ed esperienze diverse, mossi da differenti motivazioni che han deciso di mettersi in cammino per scoprire ciascuno momenti di preziosità.
- 10 anni dal pellegrinaggio nella Terra del Santo con i Gesuiti, 17 giorni di vita comune, gran parte trascorsi nel deserto del Neghev, 40 giovani di cui 10 proveniente dalla Spagna, accomunati dal desiderio di rileggere la propria vita alla luce della Parola. Da questo Viaggio è nata anche l’occasione di ricche e belle amicizie che si sono mantenute fino ad oggi.
Personalmente fino ai 17 anni ho fatto belle esperienze parrocchiali, ma poi è nata la necessità di “uscire dal nido”, anche delle “solite amicizie”, per confrontarsi e mettersi in gioco. Non che questo voglia dire rinnegare il percorso fatto fino ad allora, ma è subentrato il desiderio di “allargare gli orizzonti”.
Le due proposte che ho menzionato sono nate per caso, per caso mi ci sono imbattuta ed ho deciso di parteciparvi. Erano già anni che non trovavo nulla di significativo nella mia parrocchia.
Se devo fare un appunto alle realtà parrocchiali è che sono troppo legate a dinamiche campanilistiche anche all’interno della stessa Diocesi, sembra quasi che ci sia un voler “accaparrarsi il giovane per l’estate” invece di aver a cuore che possa fare esperienze significative ed orientative di vita.
Una volta son stata anche “richiamata” perché mi son permessa di diffondere all’interno di un gruppo legato ad una realtà missionaria, proposte estive guidate dai Gesuiti; in quell’occasione mi era stato detto che non era rispettoso nei confronti dei primi (per il tempo investito e speso) cercare di “togliere gente”, perché è sempre difficile trovare giovani interessati.
Mi chiedo se queste sono dinamiche ancora attuali, o se invece, animati anche dalla recente festa di Pentecoste, obiettivo delle Comunità locali non sia anche far emergere i vari carismi di ciascuno promuovendo uno scambio e diffondendo le varie proposte come un’occasione di arricchimento individuale ed anche comunitario.
Ho sempre creduto che sia anche più produttivo mettere assieme le forze, invece che divedersi nei particolarismi; perciò quando di recente ho scoperto nel sito Percorsi di Vita (www.percorsidivita.org) occasioni estive anche provenienti dalla realtà dei Comboniani, mi son detta “Era ora che qualcuno osasse questo mutuo-scambio di idee!”.
Quest’anno poi sono nate idee di co-abitazione estiva, peccato non essere più studente!
Diamo modo ai nostri giovani di “uscire”, per scoprirsi e per scoprire, per maturare nella Fede grazie al confronto, per conoscere che ciascuno è animato da particolari Carismi, punti di forza e bellezza, così da potersi orientare nelle scelte di Vita.
Diamo modo allo Spirito di soffiare e riempire di aria di Vita i nostri giovani.
Buona estate!
Ilaria S.
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