Lc 1, 1-17
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della
solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso.
Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio.
Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
#prologo #nellaSTORIA #Zaccaria #nientedinuovo #tuttoèpossibileADio
Luca è vissuto nella seconda metà del primo secolo e scrisse il suo Vangelo probabilmente attorno al 70- 90. Probabilmente era di Antiochia in Siria, e non è stato testimone oculare di Gesù. Il suo Vangelo si rivolge ai Cristiani non Giudei, i pagani convertiti di seconda generazione, come lui.
Da buon scrittore di cultura greca, fa precedere il suo Vangelo da un prologo, come volevano i canoni classici. Il prologo però ci presenta già il suo “manifesto”. Non aggiunge le informazioni storiche solo per amore della precisione, ma perché vuole sottolineare che Gesù arriva nella Storia dell’uomo.
Dio non rimane in un altrove non ben definito, ma esercita la sua azione di salvezza in un tempo e in un luogo, che fanno parte del nostro vivere. E la Storia in cui agisce è quella di tutta l’umanità, non solo di quella di Israele.
Il Vangelo si apre con il racconto di Zaccaria ed Elisabetta, ormai anziani. Per tutta la vita hanno pregato il Signore di avere un figlio, ma non sono stati esauditi. Mi immagino Zaccaria deluso, che continuava ad osservare gli uffici che il suo ruolo gli imponeva, ma come per eseguire delle formalità, senza troppa convinzione. Un po’ amareggiato e rassegnato che la sua vita è quasi alla fine e non potrà accadere niente di nuovo.
E invece no, Dio interviene, attraverso un Angelo! Entra nella nostra Vita, come nella Storia, e la sconvolge. Porta speranza e novità, anche dove non sembrava possibile.
Ci sono situazioni in cui sento di aver perso la speranza? CI prego, perché tutto è possibile a Dio!
No comments yet. Be the first one to leave a thought.